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Market della droga in Emilia gestito da crotonesi e reggini, cinque arresti

Redazione

Era in grado di piazzare ingenti quantitativi di droga il gruppo fermato dai carabinieri di Reggio Emilia e Castelnovo Monti.

L’operazione è scattata all’alba di giovedì scorso, 27 maggio, in zona Pieve Modolena, dove i militari stavano già monitorando la casa diAntonino Modafferi, 40enne reggino già sottoposto ai domiciliari per “gravi e specifici reati”. Qui i carabinieri hanno arrestato cinque persone e sequestrato oltre un chilo e mezzo di droga.

In manette sono finiti lo stesso Modafferi, di Reggio Calabria; due persone del crotonese, Alfonso Mendicino, 46enne del capoluogo pitagorico e Silvia Augenti, 46enne di Scandale, la figlia Ilaria Olivo, 23enne di Montecchio, e Granit Veseli, 26enne kosovaro,

Nel corso delle attività, i militari poco prima delle 12, hanno visto arrivare il giovane di nazionalità kosovara a bordo di una Golf grigia.

Questi è entrato ed è uscito dall’appartamento in pochi secondi, allontanandosi velocemente a bordo del veicolo. I militari, con il sospetto che avesse consegnato un’ingente quantitativo di droga lo hanno seguito e poi fermato nel Modenese.

A seguito di una perquisizione personale gli hanno trovato 7mila euro in contanti suddivisi in rotoli avvolti nel cellophane, dei quali non ha saputo giustificare la provenienza.

Nella casa sotto osservazione i militari hanno visto arrivare due donne, madre e figlia di Reggio Emilia, anche loro entrate e uscite velocemente.

Così sono state fermate proprio sotto casa di Modafferi e, perquisite, trovate con 932 grammi di hashish suddivisi in 5 involucri, e 313 grammi di cocaina divisi in 6 involucri.

Da qui la decisione di perquisire anche l’abitazione dove i militari hanno trovato, all’interno di lattine di una bevanda appositamente modificate74,4 grammi di cocaina e 100 di hashish.

Mentre i carabinieri stavano procedendo con i controlli, Mendicino ha bussato alla porta e i carabinieri hanno deciso di perquisire anche il crotonese, trovandolo in possesso di altri 7mila euro in contanti, sequestrati poiché ritenuti provento dell’attività di spaccio.

L’uomo è inoltre destinatario di un decreto di arresto ritardato, emesso nei suoi confronti e nei confronti di Modafferi, il 26 marzo dalla procura di Reggio Emilia, dopo l’arresto di un tunisino trovato con 53 grammi di cocaina che si ritiene ricevuti dai due.

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