Sono stati momenti di paura quelli vissuti domenica mattina dai cittadini di marina di Strongoli. La violenta tromba d’aria che è tornata a sferzare il crotonese, ha colpito anche la cittadina jonica. Per domenica 25 novembre era prevista un’allerta gialla secondo il bollettino diramato dalla Sala operativa regionale della Protezione civile calabrese. Nella zona Cala 6, ambito territoriale individuato per l’area del crotonese, il livello di allertamento giallo prevedeva in realtà piogge sparse con temporali isolati. LA CRONACA. Nel territorio al confine con Crotone, delimitato dalle acque del fiume Neto, tra le 11 e mezzogiorno forti raffiche di vento hanno divelto alberi, tetti e capannoni. Le persone che si trovavano nell’area esterna delle abitazioni si sono dovute rifugiare in zone riparate. Il forte vento ha anche danneggiato alcuni pali della pubblica illuminazione e della segnaletica stradale. Da quanto appreso dai residenti, la violenta tromba d’aria è arrivata all’improvviso colpendo Strongoli alle spalle e dall’entroterra. Un vero e proprio agguato proveniente da Sud, dall’area industriale di Crotone, si è diretta in pochi minuti verso la zona del Pantanello lungo la strada provinciale 18. Qui ha scoperchiato capannoni, divelto tegole, tubazione dell’irrigazione; un’azienda di trasporti è stata colpita sui propri mezzi ed alcuni rimorchi dei Tir, molto pesanti, spostati a centinaia di metri di distanza, capovolti. In un palazzo il vento ha infranto vetri, entrando prepotentemente tra le mura degli appartamenti con bicchieri, piatti, sedie e mobili che volavano scaraventati tra le varie stanze. Autovetture danneggiate. Un intero raccolto di carciofi spezzato fin alla radice. Danni a cose e soprattutto all’agricoltura. Il tornado dopo aver scaraventato le lamiere del capannone tra i vigneti circostanti si è poi diretto verso l’area industriale del PIP di Strongoli costeggiando la statale 106. I segni del suo passaggio erano ancora freschi con rami ed oggetti nei pressi del bivio per il Castello di Fasana. Per una pura casualità non ha aggredito un’azienda impegnata nella lavorazione del marmo, a pochi passi dalle scuole di contrada Frasso. “Dopo uno scoppio – ha affermato Francesco, uno dei titolari dell’azienda del marmo – probabilmente causato da alcuni cavi elettrici dell’alta tensione, il tornato anziché proseguire la sua folle corsa sule case di marina di Strongoli ha riversato, con un cambio immediato di direzione, sul bosco del Pantano, in località Santa Focà, finendo tutto il suo sfogo al largo in mare”. Il Commissario Straordinario Umberto Pio Campini ha seguito in stretto contatto telefonico con i carabinieri della locale stazione tutti gli eventi. A fine tempesta è rimasto tra i cittadini un po’ di timore che la tromba d’aria avesse provocato feriti, fortunatamente evitati. Fenomeni turbini mai avvenuti prima, improvvisi, e che in una settimana hanno segnato tre comuni del territorio: Cutro, Crotone e Strongoli. Il livello di allertamento non prevedeva simili epiloghi. L’allerta gialla non destava preoccupazione tra la popolazione. C’è comunque da riflettere sulle previsioni non precise e puntuali; è necessario mantenere sempre alta quella che è l’attenzione sui fenomeni climatici. Il cambiamento climatico è sotto la vista di tutti. Lo ricordiamo: già il 3 ottobre scorso a marina di Strongoli fu avvistato in mare un fenomeno di turbine che per fortuna non ha causato danni.
Momenti di paura domenica mattina a Marina di Strongoli per la violenta tromba d’aria
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