Presidente Consiglio regionale a Crotone per cordoglio a vittime
“Un dolore profondo per tutte le vite spezzate, di donne, uomini e bambini, che sfidando le avversità per una prospettiva di futuro, si sono imbattuti in una morte così tragica”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, che stamattina ha espresso il cordoglio della massima Assemblea elettiva calabrese recandosi al “Palamilone” di Crotone dove sono esposte le salme delle vittime del nufragio di ieri mattina a “Steccato” di Cutro.
Mancuso era accompagnato dal sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, e dal presidente della Provincia, Sergio Ferrari.
Prima di giungere a Crotone, il presidente Mancuso ha incontrato i sindaci di Cutro e di Isola Capo Rizzuto, Antonio Ceraso e Maria Grazia Vittimberga, ai quali ha assicurato “la disponibilità del Consiglio regionale a collaborare per ogni iniziativa volta a fronteggiare le problematiche del momento”.
Agli amministratori locali e ai tanti soggetti che intervengono nelle azioni di aiuto, “Sono qui – ha detto Mancuso rivolgendosi a quanti hanno dato il loro aiuto in occasione del naufragio – per esprimere i ringraziamenti più sinceri del Consiglio regionale a sindaci, Guardia costiera, vigili del fuoco, Polizia, carabinieri, Guardia di finanza, personale sanitario e della Protezione civile, ai volontari ed a tutti i soccorritori, che prontamente sono intervenuti per assicurare sostegno ai naufraghi dell’ennesima tragedia nel Mediterraneo che registra innumerevoli vittime tra adulti e minori. I migranti morti davanti le coste crotonesi, in fuga da persecuzioni, povertà e da aree colpite dal cambiamento climatico, impongono all’Europa e alla Comunità internazionale di andare oltre l’indignazione rituale e di assumersi, finalmente, la responsabilità di intervenire sulle cause che provocano l’esplosione epocale di migranti e di non lasciarli alla mercè dei trafficanti di esseri umani”.
Mancuso ha ricordato di avere “più volte richiamato l’attenzione sul flusso incessante di donne, uomini e minori che, in condizioni psicofisiche drammatiche, sbarcano sulle coste calabresi, prevedendo, rispetto ai 17 mila migranti giunti in Calabria nel 2022, un’accentuata tendenza al rialzo degli arrivi per l’anno in corso”. (ANSA).