Il tribunale di Milano ha archiviato la querela intentata da Giovanni Tegano contro Klaus Davi. Il contenzioso risale a oltre due anni fa, quando il giovane Tegano – appartenente alla nota famiglia di ‘Ndrangheta calabrese – fece causa a Klaus Davi che, in una lettera aperta indirizzata al giovane, gli chiese di non insultare più la polizia e i carabinieri, nonché i pentiti di mafia. Klaus Davi ha proseguito imperterrito nelle sue inchieste e, oltre un anno e mezzo fa, ha dato notizia dell’aggressione del Tegano ai danni del politico reggino di Fratelli D’Italia, Domenico Meduri. Da quella inchiesta – un anno dopo – è scaturito l’arresto del rampollo della famiglia Tegano, tradotto proprio ieri in carcere dopo un periodo agli arresti domiciliari. «Il giovane Tegano mi aveva anche contattato via chat, chiedendomi di smettere di pubblicare articoli su di lui. Gli avevo proposto un incontro-intervista, ma si è sempre rifiutato. Sarebbe stato interessante raccontare anche questo al dirigente della Polizia di Stato Francesco Rattà, al fine di capire se si è trattata di un’eccezione o se, invece, è uso diffuso che appartenenti alle famiglie dei clan facciano simili richieste ai giornalisti…», commenta il massmediologo Klaus Davi. Dell’archiviazione ha dato notizia uno dei legali del giornalista, l’avvocato Daniele Speranzini di Milano.