Paolo e Mario Chindemi, rispettivamente di 28 e 50 anni, Santo Pellegrino (32) ed Ettore Corrado Bilardi, detto “Pietro” (66), restano tra le sbarre.
Per tutti loro, è stato infatti convalidato il fermo da parte del Gip che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Paolo Chindemi, in particolare, è accusato dell’omicidio di Fortunata Fortugno e del tentato omicidio di Demetrio Logiudice del 16marzo scorso. Allo stesso viene anche contestata la detenzione e il porto della pistola utilizzata nell’agguato mentre per tutti gli arrestati pendono le accuse – a vario titolo – di associazione mafiosa; detenzione e porto in luogo pubblico di armida fuoco (in particolare pistole, revolver e fucili, clandestini e comuni) aggravati dalla modalità mafiose; detenzione illegale di segni distintivi e oggetti in uso ai Corpi di Polizia (gli agenti durante delle perquisizioni hanno ritrovato infatti quattro casacche con lo stemma della Dia e un giubbotto antiproiettile); furto di motocicli.
Il 28enne Chindemi è figlio di Pasquale Chimenti,ritenuto all’interno del cartello di ‘ndrangheta condelliano e poi assassinato tre mesi prima a Gallico nel corso di un agguato. Ai quattro gli inquirenti contestano di far parte di un gruppo mafioso emergente, aderente alla ‘ndrangheta, che avrebbe avuto l’obiettivo di affermare a Gallico la propria leadership criminale conquistando spazi sempre più ampi, non esitando ad utilizzare le armi per gestire le estorsioni ad imprenditori e commercianti del posto.