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‘Ndrangheta. Vittime confermano: “Manno ha fatto esplodere casa”

Redazione

Marito e moglie ecuadoriani che vivevano nella palazzina di Pioltelloesplosa il 10 ottobre scorso hanno confermato nel corso di unincidente probatorio che l’autore dell’attentato sarebbe stato Roberto Manno, il 25enne ritenuto come appartenente alla famiglia di ‘ndrangheta radicata nella cittadina alle porte di Milano.

L’incidente probatorio è stato chiesto dai pm della Dda Ilda Boccassini e Paolo Storari per ‘cristallizzare’ la prova in vista di un eventuale processo dal momento che i coniugi hanno deciso di tornare in Ecuador per il timore di nuovi agguati.

La bomba sarebbe stata fatta esplodere, secondo l’inchiesta che ha portato in carcere una settimana fa Manno, per punire la famiglia ecuadoriana e, in particolare, il padre, del debito coi Manno contratto dal figlio, non in grado di pagare una somma di 32mila euro a fronte di un prestito usurario di 20mila ricevuto nel marzo scorso.

Il giovane, che aveva chiesto il denaro per far fronte ai guai finanziari derivati dalla sua attività di impresario di artisti sudamericani, non è invece stato convocato dalla Procura all’incidente probatorio, che si è svolto sabato ed è durato circa tre ore davanti al gip Paolo Guidi.

Nel corso del confronto, a quanto si è appreso, le vittime avrebbero detto di essere state minacciate prima dell’agguato non da Roberto Manno ma da Manuel Manno, cugino del giovane arrestato.

Hanno tuttavia ribadito che autore dell’ultimatum poche ore prima dell’attentato sarebbe stato Roberto. “Se non paga il figlio paga il padre – queste le parole che avrebbe pronunciato il Manno, difeso dall’avvocato Mirko Perlino – e vedrai quello che ti succederà lunedì”.

Le accuse contestate a Roberto Manno sono di detenzione di materiale esplodente, estorsione e usura, aggravati in quanto commessi con modalità mafiose.

L’atto intimidatorio, “diretto in modo non equivoco a farsi consegnare la somma di 32mila euro”, era arrivato un’ora e venti minuti dalla scadenza imposta per la consegna dei soldi. Il giovane è accusato anche, tra le altre cose, di un pestaggio a colpi di spranga ai danni di un un uomo che aveva con lui un debito di droga. (AGI)

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