Aggressioni anche davanti ai figli. Non la faceva uscire di casa
Personale della Squadra mobile di Catanzaro ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip nei confronti di un 41enne di origini bengalesi, accusato di maltrattamenti contro familiari e lesioni personali ai danni della moglie e dei figli minorenni.
Il provvedimento scaturisce dalle indagini svolte dalla Squadra mobile in seguito alle denunce sporte dalla donna dopo gli ennesimi atti di violenza commessi dal marito convivente nei suoi confronti.
Dalle indagini, secondo l’accusa, è emersa la condizione di sopraffazione morale e fisica che la donna era costretta a subire da parte del marito sin dagli inizi del matrimonio in Bangladesh e protrattasi per tutto l’arco della coabitazione in Italia. Spesso la donna, per sfuggire alle aggressioni del marito, trovava rifugio nell’abitazione di amici. In alcuni casi è anche dovuta ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale. Dalle indagini è emerso che l’uomo picchiava la moglie sempre per motivi futili o banali, la costringeva a subire quotidianamente vessazioni fisiche, morali e psicologiche, la limitava nella sua libertà personale non consentendole, ad esempio, di uscire di casa liberamente, sentire telefonicamente i propri parenti in Bangladesh, trovare un lavoro.
La donna ha trovato il coraggio di denunciare solo a seguito di alcuni episodi di violenza commessi dal marito anche alla presenza dei figli minorenni, il più grande dei quali diverse volte si è visto costretto a difendere la madre dalle aggressioni del padre.
I riscontri esterni, oltre al racconto della donna, hanno consentito agli investigatori di ricostruire i vari episodi giungendo così alla richiesta della Procura di Catanzaro di una misura restrittiva accolta dal Gip. (ANSA).