E ‘morto Habashy Rashed Hassan Arafa, il cittadino egiziano condannato con l’accusa di essere uno scafista che da qualche settimana aveva trovato accoglienza a Riace – comune di cui è sindaco il parlamentare di Avs Mimmo Lucano – dopo essere stato scarcerato a pochi giorni dalla fine della pena.
“Una notizia triste: oggi 21 marzo, primo giorno di primavera afferma Lucano in un post pubblicato sui social – il mio amico Hassan ci ha lasciati per sempre.
Ha finito di soffrire”.
Accusato di essere uno scafista, Habashy era in carcere da quasi quattro anni quando è stato rimesso in libertà il 24 febbraio perché le sue condizioni di salute sono precipitate e il magistrato di sorveglianza le ha ritenute “assolutamente non compatibili con il regime detentivo. “Gli ultimi giorni della sua vita tormentata – aggiunge Lucano – li ha passati a Riace accolto nel villaggio globale. Era arrivato in Italia il 19 ottobre 2021 con uno sbarco a Roccella Jonica. Uno dei tanti disperati del mare in fuga dagli orrori delle guerre. Il giorno dopo, il 20 ottobre, è stato trasferito d’urgenza nel carcere di Arghillà a Reggio Calabria, accusato di essere uno scafista, un migrante clandestino richiedente asilo. Semplicemente era un uomo innocente dal volto leale, bello, un combattente per la libertà, un eroe sconosciuto dei nostri tempi assurdi dominati da odi, guerre, fascismi, genocidi in cui si proteggono i torturatori di bambini con le mani sporche di sangue”. “Uno strano destino ci ha fatto incontrare caro amico Hassan. – conclude il sindaco di Riace – Adesso vola alto nel cielo sulle ali della libertà che hai cercato disperatamente nella vita.
Giorno 28 farò una proposta al Consiglio comunale per conferirti la cittadinanza onoraria. Che il tuo esempio possa servire per migliorare il mondo”.
Lo scorso 7 marzo, l’europarlamentare Lucano si era recato al carcere di Arghillà per “capire – aveva detto uscendo dalla casa circondariale – come una persona, che arriva al quarto stadio di una malattia devastante, venga scarcerato solo a dieci giorni dalla fine della pena”. In sostanza, secondo il sindaco di Riace, non sarebbero state prestate cure adeguate al detenuto Habashy Rashed Hassan Arafa che, “invece di stare dentro un carcere, aveva bisogno di essere portato in un ospedale per essere curato”.