La storia di Noemi, la sedicenne trovata morta oggi a Specchia (Lecce), ricorda tristemente quella di Sarah Scazzi, uccisa sette anni fa per gelosia dalla zia e dalla cugina ad Avetrana (Taranto). Entrambe adolescenti, la prima 16 anni, la seconda 15; pugliesi, scomparse a settembre e ritrovate morte tutte e due nelle campagne vicino casa: Sarah in un pozzo, Noemi seminascosta da dei massi. Sia nell’omicidio di Sarah che in quello di Noemi c’è il coinvolgimento di un adulto parente dell’assassino. Nella storia di Sarah, per l’uccisione della quale sono state condannate all’ergastolo la zia Cosima e la cugina Sabrina, figura centrale fu l’enigmatico zio, Michele Misseri, che il 6 ottobre 2010 confessò di aver ucciso la nipote strangolandola e che fece ritrovare il cadavere in un pozzo nelle campagne di Avetrana. Più volte Misseri si autoaccuserà per poi negare tutto. La Cassazione nel febbraio scorso ha confermato che autrici dell’omicidio furono Cosima e Sabrina, mentre lo zio di Sarah è stato condannato a 8 anni per concorso nella soppressione del cadavere. Per Noemi è ancora presto per sapere cos’è realmente successo, se quel ragazzo ‘difficile’, conosciuto dalle forze dell’ordine, in cura al Servizio per le tossicodipendenze, sia realmente l’autore dell’omicidio, come ha confessato, e se abbia fatto tutto da solo. Resta il fatto che anche in questa storia c’è un adulto implicato: il padre del ragazzo è indagato per omicidio in concorso con il figlio.
Sedicenne uccisa: 7 anni fa Sarah, tante analogie
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