I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza e del Gruppo Tutela salute di Napoli hanno eseguito 9 ordinanze agli arresti domiciliari a carico di altrettante persone accusate di avere gestito uno smercio illegale di farmaci oppioidi e 4 interdizioni per un anno dall’esercizio della professione di un medico e 3 farmacisti.
L’operazione, denominata “Ricettopoli”, ha portato alla scoperta di un giro illegale di smercio di farmaci oppioidi a base di ossicodone, alimentato da innumerevoli prescrizioni da parte del medico di base e dalla compiacenza dei farmacisti. Il sistema, che andava avanti dal 2015, ha determinato, a detta di inquirenti ed investigatori, una consistente truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale. Nell’ambito dell’operazione sono in corso perquisizioni e sequestri in alcune farmacie di Cosenza. I reati contestati a vario titolo sono prescrizioni abusive, detenzione e cessione di stupefacenti, truffa aggravata ai danni del Servizio sanitario nazionale e falsità ideologica. Duemila e 360 prescrizioni illecite, per un totale di 4.720 confezioni da 28 compresse ciascuna e con un dosaggio compreso tra i 20 e gli 80 mg.
Sono le ricette prescritte da un medico di base che, dal 2015, sarebbe stato parte integrante – almeno secondo gli inquirenti – di quello che viene definito come un articolato sistema di smercio illegale di farmaci. Un sistema che avrebbe consentito ad alcuni tossicodipendenti, con la compiacenza del medico, di rifornirsi nelle farmacie di un medicinale contenente “ossicodone”, poi spacciato nel mercato illegale come valido sostituto dell’eroina.
L’operazione “Ricettopoli” per 9 persone e’ stata emessa un’ordinanza di domiciliari e per un anno l’interdizione dalla professione per un dottore e tre farmacisti. I fermi sono partiti a seguito di una segnalazione inviata dall’Asp di Cosenza al Reparto dell’Arma, su un “esponenziale incremento delle prescrizioni” di un farmaco oppioide a base di ossicodone, utilizzato per le cure palliative e del dolore severo in patologie neoplastiche o degenerative, e su un presunto furto di 10 ricettari.