“Con l’indagine Parepidemos i carabinieri di Reggio Calabria con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia diretta da Giovanni Bombardieri, hanno fatto nuovamente luce sulla filiera criminale che opera tra la Turchia, l’Italia, la Francia e la Germania. Gli inquirenti, che hanno arrestato quatto afghani che rappresentavano la cellula continentale dell’organizzazione, hanno svelato il collaudato sistema transnazionale che gestiva e assicurava l’ingresso clandestino e illegale di migranti in vari paesi europei. I migranti, una volta sbarcati sulle coste calabresi, venivano smistati verso altri paesi europei, pagando secondo un preciso tariffario che partiva dai 1.500 euro per il servizio di trasporto fino in Francia. I trafficanti poi trasferivano gli ingenti profitti attraverso collaudati canali finanziari”. E’ quanto afferma il sottosegretario all’interno Wanda Ferro (FDI), congratulandosi con gli inquirenti reggini, che hanno operato in cooperazione con Eurojust, Europol e le forze di polizia tedesche e francesi. “Ancora una prova – aggiunge il sottosegretario Ferro – della necessità di contrastare in maniera determinata sul piano internazionale le organizzazioni di trafficanti che si arricchiscono mettendo a rischio le vite di migliaia di migranti, così come ha fatto per l’Italia il governo Meloni con il decreto Cutro”.
Sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (FDI) su operazione carabinieri e Dda Reggio Calabria su traffico di migranti
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