Tafferugli in centro a Bologna, dove alle prime luci dell’alba è cominciato lo sgombero dell’ex caserma Masini, in via Orfeo, occupata abusivamente da fine 2012 dal collettivo Làbas. Le forze dell’ordine in assetto antisommossa con i blindati avevano circondato l’edificio e chiuso la strada, mentre all’ ingresso principale decine di attivisti si sono fatti trovare seduti davanti al cancello, pronti alla resistenza. Altri all’interno. Quando la Polizia si è avvicinata al blocco per spostare i militanti, questi hanno reagito e sono scattati i tafferugli con manganellate a cui è stato risposto con fumogeni e petardi. I disordini sono durati alcuni minuti e alla fine la Polizia è riuscita ad entrare nella struttura.
Lo spazio occupato ha ospitato in questi anni diversi progetti e attività sociali, ad esempio sul disagio abitativo, raccogliendo anche apprezzamento tra i residenti del quartiere.
“La paura a Bologna sta vincendo, e l’amministrazione comunale ha fallito, anche se continua a dire di essere disposta al dialogo”. In una conferenza stampa molto affollata in Piazza Nettuno, sotto lo sguardo attento delle forze dell’ordine che presidiavano l’ingresso di Palazzo d’Accursio, i rappresentanti di Làbas hanno parlato dello sgombero e delle azioni di risposta che stanno preparando per le prossime settimane. “Ci sarà una nuova fase più esplosiva e variegata, alle 17 torniamo al parcheggio del Baraccano col mercato, serve ancora un punto di riferimento. Il 30 agosto ci sarà una grande assemblea cittadina e il 9 settembre una manifestazione di riaffermazione di Làbas: la città ha tutto il diritto di conquistare quello che è suo”.
“L’intervento di questa mattina delle Forze dell’Ordine sui due immobili di via Orfeo e via della Cooperazione segue ad un’autonoma attività della Magistratura sulla quale, nel rispetto dei ruoli e della lealtà tra Istituzioni, non ho titolo per interferire”. Lo ha detto Virginio Merola, sindaco di Bologna.