Il bilancio del sisma si aggrava di ora in ora. Si temono oltre 20mila vittime. Corsa contro il tempo alla ricerca di sopravvissuti
Il bilancio del terremoto in Turchia e Siria supera i 11.200 morti.
I funzionari dell’Organizzazione mondiale della sanità stimano che le vittime potrebbero essere fino a 20.000.
I feriti sono 37.011. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan fa mea culpa sulla macchina dei soccorsi dopo che si erano levate critiche sulla lentezza nel raggiungere alcune delle aree colpite. “Inizialmente ci sono stati problemi negli aeroporti e sulle strade, ma oggi le cose stanno diventando più facili e domani sarà ancora più facile”, ha affermato Erdogan come riportano i media internazionali. “Abbiamo mobilitato tutte le nostre risorse – ha aggiunto mentre è in visita nei luoghi colpiti dal sisma -. Lo Stato sta facendo il suo lavoro”.
Più di 298.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case a causa del terremoto: lo hanno riferito i media statali siriani. Il numero, riporta il Guardian, sembra essere un riferimento solo alle parti della Siria sotto il controllo del governo, non a quelle controllate da altre fazioni nel nord-ovest del Paese, che è più vicino all’epicentro del terremoto di lunedì.
NUOVI SALVATAGGI E STORIE INCREDIBILI
Nelle zone devastate dal terremoto e colpite dal gelo avvengono ancora salvataggi che sanno di miracolo e in molti casi riguardano bambini: una bimba di 18 mesi è stata estratta viva dalle macerie dopo più di 56 ore dal sisma nella provincia di Kahramanmaras, nel sud della Turchia. Una bambina di circa 8 anni è stata salvata dopo essere rimasta intrappolata per 40 ore a Salqin, in Siria. Ad Hatay, in Turchia, un bambino di otto anni è stato salvato dalle macerie dopo circa 52 ore.
I VIGILI DEL FUOCO ITALIANI AD ANTIOCHIA INDIVIDUANO VIVO UN RAGAZZO
Un ragazzo rimasto sepolto ad Antiochia è stato individuato vivo dopo 48 ore dalle squadre Usar dei vigili del fuoco italiane. Secondo quanto si apprende, il ragazzo si trova sotto diversi solai crollati. Le operazioni per estrarlo sono ancora in corso e sono particolarmente complesse per l’instabilità delle macerie. “Stiamo lavorando su un palazzo di sette piani, che crollando si è ridotto a soli quattro metri di altezza di macerie. E in ogni palazzo crollato ci dicono che ci sono famiglie, soprattutto bambini”. A riferirlo all’ANSA è la dottoressa Cristiana Lupini, la team leader della squadra Usar – Unità speciale di ricerca dell’Ares 118 del Lazio, al telefono dalla periferia di Antiochia, dove sta lavorando nella ricerca di sopravvissuti assieme ai vigili del fuoco.
L’ITALIANO MANCA ANCORA ALL’APPELLO
L’italiano Angelo Zen, 60 anni, del Veneto, manca ancora all’appello. “Tranne l’imprenditore Angelo Zen, tutti gli italiani che si trovavano nelle zone del sisma sono stati contattati, sono in salvo. Vicino all’epicentro c’erano poche decine di connazionali, mentre nell’area ce n’erano circa 170, almeno coloro che erano registrati sull’app”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Agorà su Rai 3.
“Il mio pensiero va in questo momento alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto che ha causato migliaia di morti e feriti”. Così il Papa al termine dell’udienza generale. “Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità – ha aggiunto -. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori in parte già martoriati da una lunga guerra”.(ANSA)