Scopo è sensibilizzare su accessibilità in strutture nautiche
A oltre 500 miglia dalla partenza del 2 giugno scorso dal Salone Nautico di Venezia, i Timonieri Sbandati Marco Rossato e Igor Macera – il cui scopo è sensibilizzare sull’accessibilità per tutti, anche ai disabili, alle strutture nautiche e sulla tutela dell’ambiente – stanno affrontando a Leuca (Brindisi) il giro di boa per abbandonare l’Adriatico e navigare nel mar Ionio, risalire il Tirreno e approdare quindi a settembre al traguardo del Salone Nautico di Genova.
Il Giro d’Italia a Vela del duo di marinai in carrozzina – spiegano gli organizzatori – ha finora toccato già molte delle tappe previste.
Tornavento, l’imbarcazione speciale quasi totalmente autonoma dal punto di vista energetico, sta regalando grandi soddisfazioni all’insolito duo che durante la lunga rotta sta trovando equilibri tra le varie intensità del vento e la gestione di alcune manovre.
“Con l’elettrico si naviga nel silenzio più totale e senza vibrazioni e viaggiare in queste condizioni è pura meraviglia”, sottolinea Marco Rossato. Igor Macera, alla prima esperienza di circumnavigazione a vela della penisola che invece ha sorvolato spesso a bordo dei suoi alianti, afferma: “Non conoscevo l’ Adriatico e per me si è trattato di un grande apprendimento, mai avrei immaginato di trovare così tanti ostacoli navigando lungo la costa e alcune tappe sono state veramente stancanti e piene di tensione”. Uno dei principali obiettivi dell’impresa è di testare l’accessibilità e il comfort dei porti. Finora, in tutto il tragitto in Adriatico, Tornavento e il suo equipaggio “si sono potuti muovere in totale autonomia”. In quest’ambito nasce anche il progetto denominato Marina4all: alcune aziende italiane hanno sostenuto le attività dei Timonieri Sbandati fra cui il gruppo di ingegneria marittima milanese Ingemar, la società viareggina Madeit4a e la bresciana Test1Solution (ANSA).