In silenzio davanti a bare per preghiera musulmana del venerdì
Un ultimo momento di preghiera e raccoglimento davanti alla bare dei propri cari deceduti nel naufragio di domenica 26 febbraio.
E’ quello che hanno fatto i sopravvissuti e i parenti delle vittime in concomitanza con il venerdì di preghiera dei musulmani.
Subito dopo il Palamilone di Crotone – nel quale si trovano le 68 bare delle vittime fino ad ora recuperate – ha chiuso al pubblico. Al suo interno resterà solo la polizia scientifica che sta ancora lavorando all’identificazione di alcuni cadaveri.
Parenti e sopravvissuti si sono avvicinati alle bare dei loro cari (sulle quali erano stati posti anche dei palloncini a forma di cuore) ed hanno sostato in silenzio ripetendo delle preghiere dal Corano. Un momento di dolore vissuto con compostezza. Tanti hanno abbracciato le bare.
Presenti anche alcuni bambini che nel naufragio hanno perso i genitori ed i parenti. Tutti erano assistiti dagli psicologi di Medici Senza Frontiere, Croce Rossa Italiana ed Intersos. Dopo l’ultimo saluto si è svolta la preghiera del venerdì nella moschea di Cutro. (ANSA).