Secondo alcune ricerche un minore su 4 nel mondo è vittima di bullismo o cyberbullismo.
Ma i dati attualmente esistenti non sono sufficienti per tracciare un quadro esaustivo del fenomeno. Quadro capace poi di suggerire buone pratiche di prevenzione. Per questo, su impulso di papa Francesco, nasce Ico, International Cyberbullying observatory che avrà sede in Vaticano ed è promosso congiuntamente dalla Fondazione Scholas, fondata dal Papa per promuovere il diritto all’educazione con una rete di 440mila scuole nel mondo, e la Fondazione Carolina, impegnata nella tutela dei minori sul web in memoria della prima vittima di cyberbullismo, Carolina Picchio. Un primo gruppo di ricerca con giovani da Spagna, Italia e Portogallo è da oggi fino a sabato al lavoro a Castelgandolfo per elaborare il questionario che consentirà di arrivare ad aprile alla presentazione di un macro rapporto. L’Osservatorio ha tre scopi: misurare il fenomeno; esplorare le leggi promulgate nel mondo e il loro impatto; ricercare metodologie di supporto alle vittime. Per quanto riguarda l’Italia, un quadro lo traccia il professore Luca Bernardo. “Al 2018 possiamo dire che abbiamo 1200 casi nuovi ogni anno di cui l’80% dovuti a Internet. Sono più di 200 i ragazzi ricoverati di cui il 50% hanno tentato il suicidio. Anni fa il più piccolo che abbiamo ricoverato aveva 9 anni”. (ANSA)
Vaticano, Osservatorio su cyberbullismo
100
articolo precedente