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Giammiglione, Cia, Confagricoltura e Copagri: “Basta discariche”

Redazione

Non vediamo nessuna necessità che la Regione impegni altre risorse umane e economiche per istruire e valutare progetti inutili alla crescita di un territorio pesantemente compromesso e che ha bisogno esclusivamente di bonifiche e non certamente di ricevere ulteriori rifiuti, quali essi siano”. È quanto scrivono Alberto Caputi – Confagricoltura Calabria, Nicodemo Podella – Cia-Agricoltori Italiani Calabria, Luigi Iemma – Copagri Calabria, in una lettera al presidente Mario Oliverio in merito alla notizia di un progetto per autorizzare la discarica di Giammiglione.

I rappresentanti del settore agricolo si dicono “d’accordo con quanto affermato anche nella convention “Cantiere Calabria” da parte di Oliverio, cioè “bonifica dei siti inquinati, discariche zero e raccolta differenziata spinta. Continuiamo a confidare nella sua sensibilità e nella sua capacità di rappresentare gli interessi delle popolazioni calabresi tutte, in difesa delle peculiarità offerte da questa nostra meravigliosa terra che vede l’agricoltura e il turismo come potenziale volano di crescita e di sviluppo anche per le giovani generazioni, rifuggendo e contrastando le mire di pochi insensibili e spregiudicati speculatori”.

Perché per la associazioni di categoria “la provincia di Crotone è già in linea con quello che in detto piano si prevede: esiste già una discarica per l’indifferenziata e i rifiuti speciali sita in Crotone di proprietà del gruppo Vrenna; esiste già un centro di smistamento rifiuti tal quali sito in località Ponticelli – Crotone; esiste già un inceneritore di rifiuti speciali ospedalieri sito nella zona industriale di Crotone; esiste già una discarica delle ceneri delle biomasse e esistono già, oltretutto, sullo stesso territorio 3 impianti a biomasse (Crotone, Strongoli e Cutro). Quindi risulta evidente che per un territorio così piccolo come la provincia di Crotone quanto già insiste è più che sufficiente alla necessità della popolazione residente e alle attività insistenti”.

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