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BEPPE BARESI INCANTATO DA VAKARICI. TAPPA AL MUSEO DEL COSTUME E DEGLI ORI ARBËRESHË

Redazione

IL SINDACO: OCCASIONE PER PROMUOVERE IDENTITÀ ARBERIA

Ospiti speciali nel salotto diffuso di Vakarici e ambasciatori dell’identità Arberia fuori dai confini regionali: Beppe Baresi, storico giocatore dell’Inter ospite del circolo sportivo cittadino, incantato dal patrimonio culturale custodito dal Museo del Costume e degli Ori arbëreshë.

 

Ad accompagnare il campione di Travagliato, vincitore di due scudetti con la maglia dell’Internazionale e la figlia Regina Baresi, anche lei ex calciatrice e pasionaria interista è stato il Primo Cittadino Antonio Pomillo che non ha perso occasione per accompagnarli alla scoperta del borgo e dell’identità Arberia.

 

L’ex bandiera nerazzurra nei giorni scorsi ha fatto visita al locale Inter Club dedicato a Francesco Milanese. Dopo l’incontro con tifosi e sostenitori del biscione all’interno della sede cittadina è stato accompagnato in tour nel borgo arbëreshë.

 

Prima la visita nella chiesa madre dedicata a Santa Maria di Costantinopoli, accolti dal parroco papàs Elia Hagi, poi una passeggiata per i vicoli più suggestivi e le antiche botteghe del centro storico immersi nelle magie della tradizione e della cultura della comunità italo-albanese.

 

Il momento più suggestivo e coinvolgente, invece, è stata la visita al Museo del Costume e degli Ori arbëreshë. Qui, Regina e Beppe Baresi sono stati letteralmente rapiti dalla bellezza dei colori sgargianti degli abiti tradizionali, simbolo delle storiche vallje e dei più importanti momenti della memoria e dai preziosi accessori ornamentali che ancora oggi le donne delle comunità dell’Arberia indossano nelle cerimonie importanti.

 

Al termine della visita, conclusasi nell’agorà principale di piazza Pasquale Scura, i due ambasciatori dell’Inter si sono complimentati con il Primo Cittadino per il lavoro che continua a svolgere l’Amministrazione comunale nel conservare e tutelare uno dei borghi più caratteristici e belli della Calabria, sottolineando che una visita a Vakarici vale per chi vuole davvero conoscere la storia della grande diaspora albanese in Italia.

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