A Catanzaro. Sindaco Fiorita, ‘iniziativa dal valore speciale’
Éstata inaugurata la mostra “Capolavori svelati. Catanzaro tra patrimonio artistico pubblico e collezionismo privato”, allestita nel complesso monumentale del San Giovanni. Ideata dall’assessorato comunale alla Cultura, la mostra resterà aperta fino 5 novembre tutti i giorni, ad eccezione del lunedì.
La visita della mostra consente di riscoprire il capitale artistico del capoluogo di regione, custodito in luoghi abitualmente non visitabili, valorizzando quelle raccolte di beni di particolare interesse artistico, storico, bibliografico o archivistico, di natura pubblica o privata in cui è possibile riconoscere gli elementi costitutivi della storia locale e nazionale.
“Si tratta di una mostra – ha detto il sindaco Nicola Fiorita – dal valore speciale che possiamo consegnare alla città grazie a tantissimi privati e alle tante persone che hanno collaborato. Un momento importante perché non riguarda soltanto il patrimonio artistico della città, ma anche la grande bellezza che può mostrarsi non solo ai catanzaresi ma a tutta la regione”.
“Capolavori svelati”, curata da Leonardo Passarelli, docente dell’Università della Calabria, è stata finanziata dalla Regione con fondi Psc a valere sull’Avviso pubblico “Attività culturali 2022” si a avvale di un importante partenariato pubblico-privato.
“Durante le prime fasi di studio per ‘Capolavori svelati’ – ha sottolineato Passarelli – è stato ritrovato il dipinto di Andrea Alfano ‘Le tre province’ di cul si erano perse le tracce dopo l’apparizione all’Esposizione Silana del 1928. È possibile ammirare ‘Le joueur d’accordéon’, di Francis La Monaca, esposto per la prima volta al pubblico dopo la presentazione nel 1932 del suo modello in gesso al Salon des Artistes Français al Grand Palais di Parigi. Lo sviluppo della mostra potrebbe quindi risultare discontinuo, non fluido, a causa anche dell’assenza di una collezione d’arte stabile della Città che custodisca la memoria della cultura figurativa che dal passato arrivi ai nostri giorni”.
La rassegna rappresenta un importante momento di ricognizione e di studio delle opere presenti nel patrimonio della Città di Catanzaro messe a confronto con una selezione di opere provenienti da collezioni sia pubbliche che private, come la Camera di Commercio, la Diocesi, la fondazione Cefaly e la famiglia Speziali. “Capolavori svelati” si apre con una sala dedicata alla “Prima Mostra d’arte Calabrese” del 1912. Organizzata da Alfonso Frangipane nel Palazzo Comunale di Catanzaro, l’esposizione fu l’occasione per un’importante presa di coscienza a livello storiografico ed espositivo del patrimonio artistico della regione e del ruolo rivestito dalla Scuola di Cortale di Andrea Cefaly e da altri maestri attivi tra Otto e primo Novecento. Sono presenti anche importanti opere di Mattia Preti, al quale è dedicata una sezione che si raccorda alla mostra che Frangipane dedicò all’artista di Taverna nel 1913. Le tele del ‘Cavalier calabrese’ provengono dalla Chiesa di Santa Barbara di Taverna e da collezioni private. Tra i dipinti esposti anche l’animazione multimediale “Erminia trova Tancredi ferito”. Le altre sezioni della mostra ospitano opere che testimoniano l’onda lunga dell’arte ottocentesca, nonché quelle di altri autori che accolgono, nei primi vent’anni del XX secolo, nuove istanze figurative. La mostra si conclude con un passaggio alla modernità novecentesca esemplificato con alcuni degli artisti più rappresentativi del secondo Novecento, tra i quali Mimmo Rotella. Complessivamente sono presenti quasi 100 oggetti d’arte realizzati da più di trenta artisti. “È la mostra della Città – ha spiegato l’assessore comunale alla Cultura, Donatella Monteverdi – non solo perché è dedicata a Catanzaro, ma anche perché è costruita per la Città e per le sue opere. Attraverso i ritratti esposti ricostruiamo un pezzo di storia importante della nostra comunità”.