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Cinema: il corto ungherese “Affricate” di Anna Gyimesi vince la 4/a edizione di Calabria // tutti i vincitori

Redazione

“Anche il riccio respira” di Domenico Pietropaolo si aggiudica il premio come Miglior Corto in Calabria e il Premio Confartigianato per la miglior produzione

Miglior regia “Friend” di Andrey Svetlov; Miglior attore Franco Pinelli per “Sciaraballa” di Mino Capuano; Miglior attrice a Adèl Kovàts per “Affricate” di Anna Gyimesi; il Premio Punto di ritorno a “Del padre e del figlio” di Mauro Lamanna e menzione speciale a “Together, alone” di Kasım Ördek

Crotone, 21 agosto  – È “Affricate” della regista ungherese Anna Gyimesi, che mostra il complesso e difficile rapporto di una madre nei confronti della figlia disabile, ad aggiudicarsi il premio come miglior film della 4/a edizione di Calabria Movie Film Festival. La manifestazione, dedicata al meglio della cinematografia breve con cortometraggi provenienti da tutto il mondo, si è tenuta dal 17 al 20 agosto a Crotone. Il premio è stato assegnato dalla giuria composta da Carlo Gallo, Sara Lazzaro, Matteo Veille e Farnoosh Samadi.

La rassegna, finanziata dalla Calabria Film Commission e sostenuta dal Comune di Crotone, è ideata da tre giovani professionisti del cinema calabrese, tutti under 35: Matteo Russo; Luisa Gigliotti e Antonio Buscema, che dichiarano: “Chiudiamo un’edizione molto grande per noi. Sono stati mesi duri ma ce l’abbiamo fatta. Per la nostra città, per il nostro pubblico che ci segue da quattro anni e per i nostri ospiti. Grazie alle istituzioni come Calabria Film Commission e Comune di Crotone e ai nostri sponsor. Vi diamo appuntamento alla quinta edizione!”

Il premio, che consiste in una pregiata scultura raffigurante la regione Calabria in oro 24 carati, realizzato dagli orafi Michele e Antonio Affidato è stato assegnato dalla giuria composta da Carlo Gallo, Sara Lazzaro, Matteo Veille e Farnoosh Samadi con la seguente motivazione: “Un delicato quanto potente racconto sulla genitorialità, le proprie paure e il rapporto con l’altro, sostenuto da un linguaggio visivo solido e convincente”.

La regista, nata a Budapest nel 1985, dopo aver conseguito la laurea in medicina nel 2011, si è dedicata al cinema. I suoi interessi sono i dilemmi sociali tabù, rappresentati attraverso drammi personali, in particolare quelli legati alla maternità, alla femminilità e all’emarginazione sociale.

Ad aggiudicarsi il premio Miglior regia è stato “Friend” di Andrey Svetlov, che si aggiudica anche il premio della giuria popolare, “un film che spicca per inventiva, creatività e capacità di sorprendere con la sua messa in scena. Pregevole il lavoro con i due giovanissimi attori protagonisti”. Inoltre, “per la sua interpretazione sottile e generosa, sempre al servizio del racconto che riveste il film di una tenera e sincera umanità” il premio Miglior attore va a Franco Pinelli per “Sciaraballa” di Mino Capuano; Miglior attrice a Adèl Kovàts per “Affricate” di Anna Gyimesi. Come si legge nella motivazione. “una struggente interpretazione che suggerisce senza essere descrittiva, fatti di piccoli gesti, che restituisce con grande forza il tormento interiore di una donna vittima delle proprie paure”. Il Premio Punto di ritorno a “Del padre e del figlio” di Mauro Lamanna con la seguente motivazione: “Un film sul dolore e sulla necessità catartica del perdono come strumento di salvezza. Il ritorno inteso come viaggio di consapevolezza interiore, esplorazione del legame tra padre e figlio”. Una menzione speciale è stata assegnata a “Together, alone” di Kasım Ördek “per la solidità registica e il convincente impianto visivo, sostenuto dalle ottime interpretazioni dei due attori protagonisti”.

La giuria giovani, composta da giovani under 25 residenti in Calabria (Amata Gatto, Antonio Martilotti, Marco Belmonte, Federico Scalise e Arina Krasilnikova) ha assegnato il premio come miglior cortometraggio, consegnato dall’orafo Michele Affidato a “Anche il riccio respira” del lametino Domenico Pietropaolo,  che racconta le scelte di vita di un neo-diplomato alle prese con il suo futuro, il quale si aggiudica anche il Premio Confartigianato per la miglior produzione.

Vince la menzione d’onore del pitching Lab 2023 – che consiste nella partecipazione gratuita dell’autore a un corso della Scuola Holden di Torino – il progetto “Armonie” di Leonardo Gaspa. Per la sua visione chiara, precisa e genuina di una crepa che dai genitori si lascia ereditare da un bambino alla ricerca della sua personale melodia. Per il modo pertinente con cui Leonardo ha individuato il senso produttivo e narrativo del suo progetto, premessa indispensabile per chi vede se stesso, al futuro, come creatore di storie che aspettano ancora di essere raccontate”.

Il premio Sentiero Film Lab Extended, che consiste in un laboratorio che si svolgerà dal 9 al 14 ottobre presso il cinema Politeama di Montevarchi (Arezzo) è stato assegnato a “Balene” di Camilla Maino.

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