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Copanello, museo e archeologia per sviluppo e posti di lavoro

Redazione
I luoghi Cassiodorei al centro di un ambizioso progetto: la creazione di un parco letterario.
Se n’è parlato a Palazzo Aracri di Staletti, alla presenza della docente universitaria Maria Adele Teti, del giornalista Salvatore Condito e del sindaco Mario Gentile. Un video ed un servizio fotografico hanno dato importanza a questi luoghi, dove Cassiodoro fondò il suo “Vivarium”, fulcro di studio e contemplazione.
Oggi, l’amministrazione comunale del sindaco Mario Gentile vuole, insieme a tanti studiosi, creare un parco letterario per valorizzare storia cultura e natura di questo splendido territorio.
Il giornalista Salvatore Condito ha evidenziato le battaglie portate avanti dalla stessa Maria Adele Teti, che diversi anni fa ha ricoperto la carica di presidente della sezione Italia Nostra Copanello, impegnandosi con tanti soci a tutelare e proteggere questo territorio dalla speculazione edilizia. Oggi occorre – ha detto il giornalista Salvatore Condito – guardare avanti, creando un parco letterario che attraverso un comitato scientifico ed un presidente, riesca a valorizzare i luoghi Cassiodorei. Nei prossimi mesi dovrebbe aprire il museo archeologico, appena saranno completati i lavori al palazzo comunale, trasferendo la sede provvisoria del Comune. Il museo, le aree archeologiche dislocate sul territorio, potranno diventare il fulcro per una nuova visione di beni culturali, creando sviluppo e lavoro.
Il sindaco Mario Gentile ha ingraziato la professoressa Maria Adele Teti per quanto ha fatto per il nostro territorio: tanti gli studiosi che hanno amato, studiato e valorizzando questo promontorio, come la professoressa Emilia Zinzi. Spero – ha concluso il primo cittadino – che nei prossimi mesi potremo intitolare una via o un edificio pubblico. L’annuncio dell’evento di Stalettì, di grande rilevanza culturale, era stato salutato con entusiasmo e gratitudine dal Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, presieduto da Luigi Stanizzi, che evidenziava il ruolo fondamentale della pubblica amministrazione nel promuovere e sostenere le attività che creano cultura: amministratori, docenti, giornalisti, artisti, tutte le sensibilità da chiamare a raccolta per crescere  nell’armonia. La politica del fare, che a Stalettì può dare frutti rigogliosi più che altrove, per la favolosa ricchezza del territorio dal punto di vista storico, artistico, archeologico,  paesaggistico e ambientale.

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