Nella giornata di giovedì 30 marzo presso la Sala Verde dell’Istituto Professionale “Barlacchi” si è tenuto l’incontro dal titolo “La memoria e l’impegno” che si inserisce nell’ambito di una serie di dibattiti organizzati dall’associazione “E’ solidarietà” guidata da un inesauribile Maurizio Principe e con il patrocinio dell’Ambito territoriale di Crotone in rappresentanza del quale è intervenuto il Prof. Santino Mariano che ha portato i saluti della massima autorità scolastica provinciale, il Dott. Luciano Greco, e che in seguito ha messo in evidenza le macroscopiche similarità tra le regole dello sport e quelle della vita civile e democratica. E’ in questa cornice che, ancora una volta, la casa della legalità è stata il “Barlacchi” guidato dalla D.S. Prof. ssa Serafina Rita Anania, raggiante padrona di casa e impeccabile relatrice, che ha aperto l’incontro ricordando il legame professionale e affettivo che lega l’Istituto con l’associazione e, in particolar modo, con Maurizio Principe. Quest’ultimo ha ricordato le molteplici iniziative dell’associazione e che hanno trovato il momento apicale nell’aver portato a Crotone nei mesi scorsi la teca contenente quel che rimane dell’auto blindata della scorta del giudice Giovanni Falcone. Un evento quello che rimarrà scolpito nella memoria della città e che ha riunito migliaia di studenti provenienti da tutta la provincia. Questa volta il regalo che è stato confezionato dal Dott. Principe e dalla D.S. Anania è una piacevolissima sorpresa. Infatti è stato graditissimo ospite un giovane e brillante magistrato della Procura della Repubblica di Crotone, il Dott. Andrea Corvino, originario della provincia di Caserta, che ha mostrato il volto umano della Giustizia. Un magistrato che ha rapito l’attenzione dell’uditorio con il suo viso rassicurante, con la sua spontaneità e che ha fatto sì che i discenti partecipassero attivamente al dialogo educativo. Un magistrato di cui sentiremo parlare, un servitore dello Stato che ha allietato i partecipanti argomentando con un linguaggio semplice ma incisivo. Ha spiegato dapprima il compito di un Pubblico Ministero, successivamente ha dato una definizione di legalità addentrandosi nella differenza che vi è tra legalità e principio di legalità e lo ha fatto calibrando i tecnicismi di modo che tutti potessero capire. Quando poi ha sottolineato che, proprio grazie al principio di legalità, tutti i cittadini sono tenuti a osservare le leggi, le norme e le regole dello Stato è apparso chiaro ai più il perché il Dott. Corvino abbia intrapreso questa professione dura e piena di insidie. Ha spiegato in che cosa consista la libertà e come questa dipenda dal rispetto delle regole che ne costituiscono il presupposto. Un concetto ripreso dalla D.S. Anania che ha anch’ella argomentato sulla necessità del rispetto delle regole in ambito scolastico e che ha sottolineato le numerose attività proposte dall’Istituto per costruire i cittadini del futuro. Il magistrato si è sottoposto alle domande dei ragazzi e dei docenti e si è compreso ancora meglio la qualità eccelsa del suo agire per la tutela delle leggi e dei meccanismi che regolano la vita dello Stato. Rispondendo alla domanda di una delle ragazze sui reati inerenti il maltrattamento il Dott. Corvino ha mirabilmente spiegato l’art. 572 del c.p. e le sue snelle procedure d’intervento. Ne è venuta fuori una lezione per tutta la comunità del “Barlacchi” che ha toccato vari aspetti della Giustizia in Italia e la sensazione è quella che ci si sia trovati davanti a una persona e a un magistrato davvero speciale. Alla fine dell’incontro tutti lo hanno voluto salutare, studenti e docenti, ed egli non si è sottratto agli attestati di stima e alle strette di mano. L’ennesima testimonianza che il nostro futuro è al sicuro soprattutto grazie all’opera dei magistrati della Procura della Repubblica e al lavoro incessante di tutte le forze dell’ordine impegnate senza sosta nel controllo del territorio e sempre attente alle esigenze dei cittadini. Un onore, quello concesso dal Dott. Corvino al “Barlacchi”, che speriamo si possa ripetere molto presto.
Crotone, all’ Istituto Professionale “Barlacchi” il volto umano della Giustizia: “La memoria e l’impegno”.
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