Il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, la Dirigente Scolastica, Prof. ssa Natascia Senatore, i docenti e gli alunni del Liceo Classico ‘Pitagora’, hanno dedicato uno spazio alla riflessione ed alla discussione su questo importante tema. Tutte le classi, collegate sulla piattaforma Meet, hanno condiviso questa esperienza: la Dirigente ha introdotto i lavori, stimolando i ragazzi ad uno scambio di pensieri elaborati e trascritti su foglie fatte di cartoncino, che hanno poi corredato un albero di legno, posto nel corridoio della scuola. A decorare quest’albero di idee, anche un cuore tracciato da mani rosse che raccoglievano altri testi, acrostici e poesie, a simboleggiare che una mano non deve essere strumento di violenza ma aiutare a risollevare l’altro/a. L’incontro è stato stimolato dagli interventi di alcuni alunni della classe V F, guidati dalla docente di Storia e Filosofia Ada Fabiano, che hanno dimostrato come la scuola sia luogo privilegiato per lo sviluppo e la crescita personale e civica dei futuri cittadini e delle future cittadine. Le pari opportunità di genere e la valorizzazione delle differenze sono temi trasversali e fondanti di tutto il fare scuola, in quanto l’educazione deve offrire attenzione e centralità ai soggetti, consapevolezza e strumenti per potenziare l’autoriflessività durante il processo di crescita, che ha come finalità la costruzione dell’identità personale.
Gli alunni Riccardo Troilo e Giulia Ceraudo, hanno ripreso il pensiero di Simone de Beauvoir, che diceva “donna non si nasce ma lo si diventa” e che la donna prende consapevolezza di sé, della sua uguaglianza con l’uomo, solo se gli uomini interiorizzano questo concetto. Bisogna abbattere i muri mentali e optare per un cambio di rotta, che porti ad un sostanziale mutamento del pensiero comune;essendo il risultato di un processo storico anche la condizione della donna può essere modificata ma la strada per la sua liberazione richiede scelte di tipo non individuale ma collettivo. I ragazzi hanno parlato anche di Lucy Irigaray, della donna come “specchio” dell’uomo, non come un banale riflesso di fronte al quale notare solo le differenze per usarle come pretesto per sentirsi superiori, ma come luogo in cui le differenze non portino a discriminazione bensì ad unione, perché solo così i rapporti possono essere mantenuti sani. In una vera coppia, l’amore e non la violenza deve caratterizzare l’unione, ognuno deve poter contribuire alla crescita dell’altro, contare sull’altro in maniera paritaria. Solo un amore malato, un “non-amore”, potrebbe trovare una giustificazione in pensieri come: “ti amo troppo quindi ti uccido piuttosto che perderti”. L’uomo che trova affermazione nell’utilizzo di metodi ferali e barbarici contro la propria donna non può essere definito tale, perché gli uomini non sono delle bestie che vivono secondo la legge del più forte.
I ragazzi hanno poi portato l’attenzione sulla gentilezza e sul rispetto, con l’intervento dell’alunna Mariluna Iuliano, che ha partecipato al Progetto “Costruiamo Gentilezza. Il video da lei realizzato è stato mandato in onda durante il servizio del Tg 2 a cura di Laura Gialli e presenta una panchina viola sulla quale campeggia la scritta di colore bianco “Treat people with kindness“ ed una farfalla stilizzata. La sfida della nostra società è che la farfalla della gentilezza possa librarsi leggiadra nell’aria, libera da ogni turbine di oppressione e soprusi ed ogni donna possa trovare il coraggio di spiegare le ali verso la consapevolezza della propria forza, crisalide da cui nascerà una vita nuova, libera da ogni forma di prevaricazione. Nella schermata delle classi partecipanti, si intravedevano delle candele rosse accese e le maglie e mascherine rosse che i ragazzi del Liceo, in segno di condivisione, hanno indossato per questa occasione, che sarà una delle tante iniziative che vedrà tutti i ragazzi ed i loro docenti in sintonia, nella consapevolezza che insieme si possono abbattere steccati ideologici e si può costruire un nuovo mondo di convivenza armoniosa e civile.