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Cutro, il decennale delle città del Crocifisso

Redazione
Cutro, paese collinare che ha dato i natali a Gio.Leonardo di Bona, che ha dato altresì i natali a Diego Tajani, che da parlamentare alzò per primo il tiro contro le collusioni tra Stato e mafia nell’Italia dell’ottocento. Ma Cutro ha dato i natali anche a Francesco Grisi, scrittore istrionico, sorridente e beffardo con gli occhi azzurri, da cui però traspariva un senso di mare triste meridionale, magno-greco, intenso. Grisi era devoto al Crocifisso di Cutro, ai tre volti di un cristo che dona tutta la potenza umana d’un’arte seicentesca. E proprio a Cutro, paese collinare, paese dei calanchi, si è svolta la cerimonia del decennale dell’associazione delle Città del Crocifisso, con messa officiata dall’Arcivescovo di Crotone, Monsignor, Angelo Raffaele Panzetta nella chiesa del S.S.mo Salvatore, ove è custodita la immagine del Crocifisso di Cutro, opera di Fra Umile da Petralia Soprana, e datata al 1630. Un itinerario di città, di comunità, nel segno dei crocifissi come testimonianze religiose e di arte, di storie e di identità territoriali e antropologico-culturali che non vanno disperse, soprattutto nell’Italia di oggi, segnata da fenomeni regressivi e di “presentismo contingenziale”. E però Cutro si riprende il suo spazio di vita dopo il lokdown e dopo una primavera che è stata travagliata tra marzo e aprile. E il messaggio di benedizione papale di Papa Francesco indica certamente una testimonianza nel segno della speranza. “Ai membri dell’Associazione Nazionale delle città del SS.Crocifisso composta da 44 municipalità in occasione del 10° anniversario di fondazione imparto di cuore la benedizione apostolica ed invoco su tutti i desiderati aiuti e conforti divini affinché la fausta ricorrenza sia di stimolo e di incoraggiamento a perseverare nella loro opera di solidarietà umana e cristiana per contribuire così alla promozione della civiltà dell’amore”. Questo messaggio, contenuto in una pergamena, ha assunto una certa preziosità storica, tanto per l’Associazione Città del Crocifisso, quanto per la comunità di Cutro. È stato don Fabio Salerno ha far pervenire la pergamena, poiché è Segretario di Papa Francesco. Monsignor Panzetta ha sottolineato l’importanza del Crocifisso, in quanto “è un simbolo di una tragedia che è diventata vita nuova per tutti”.
Le celebrazioni per il decennale dell’Associazione Città del Crocifisso si sono aperte a Gravina di Puglia e a Cutro si è tenuto il primo appuntamento dell’itinerario annuale. Successivamente ci si è trasferiti al Comune di Cutro, ove sono stati insigniti della fascia e del titolo di ambasciatori l’orafo Gerardo Sacco e l’ex Vice-Sindaco del Comune di Cutro, dott.ssa Anna Battaglia. Durante la cerimonia al municipio ha preso la parola il Commissario Prefettizio, Domenico Mannino, che ha voluto ancora una volta precisare che il fatto che un comune sia stato sciolto per infiltrazioni mafiose non vuol dire che tutta una comunità è mafiosa e ha inteso aggiungere quanto è importante il collegamento tra Cutro, il crotonese e la sua città d’origine, Reggio Calabria, ove s’è insediato come vescovo, Monsignor Fortunato Morrone, ex parroco di San Leonardo, frazione di Cutro. Il Commissario ha voluto con ciò rimarcare il significato che il territorio crotonese è in grado di esprimere personalità oneste e altamente qualificate. La nuova ambasciatrice, Anna Battaglia, ha invece espresso l’importanza e l’onore nonché la responsabilità di un determinato ruolo, come appunto quello di ambasciatrice e altresì ha indicato quella che è un’esperienza importante come l’Associazione Città del Crocifisso, che voluta precedentemente dall’amministrazione Migale, che fece aderire Cutro, è stata continuata dall’amministrazione Di Vuono, di cui lei stessa ha fatto parte, può segnare un momento di svolta al fine far capire che nel territorio di Cutro ci sono esempi positivi, storia e ciò rappresenta il miglior antidoto contro la ‘ndrangheta. L’orafo Gerardo Sacco ha poi consegnato le tipologie in oro di rappresentazione del Crocifisso di Cutro, e una copia è stata consegnata tempo addietro alla Presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati. Del resto lo stesso orafo crotonese ha realizzato una serie di gadget per ognuna della città dell’associazione. Sacco ha insistito sul fatto che lui si sente un artigiano, che se si fa impresa sana e basata sulle regole si può avere successo e ha parlato con orgoglio dell’apertura di una sede della sua azienda a Milano, nel quadrilatero della moda e una sta per essere aperta a Roma. Il Presidente dell’Associazione Città del Crocifisso, e primo cittadino di Gravina di Puglia, Alessio Valente ha mandato un chiaro messaggio sul come le città del crocifisso possono e debbono procedere in maniera unita per un percorso culturale, economico e turistico. Il Sindaco di Altomonte, Gian Piero Coppola, ha voluto invece rimarcare, come un centro agricolo può conoscere uno sviluppo mediante l’investimento in cultura e donando una immagine evoluta di sé. Il Comune di Altomonte, è l’associato più giovane all’associazione. Alla fine sono stati donati dei cestini agli ospiti con prodotti tipici locali. All’evento hanno presenziato pure i Vice-Comandanti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Cutro quindi si riappropria del suo spazio geografico-culturale che è quello designato dal suo Crocifisso, ed è una Cutro che guarda avanti nel segno dei suoi figli migliori e ripartendo dalla sua storia. L’Associazione Città del Crocifisso ha un decennale che significa ripartenza, costruzione di nuove opportunità di sviluppo.

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