Uscita la guida di Roberta Biase edita da Morellini Feltrinelli
E’ uscita la nuova guida Morellini e Feltrinelli dedicata alla Calabria, scritta da Roberta Biasi.
La Calabria raccontata da una calabrese, cosentina per l’esattezza, che un giorno a Milano si imbatte nel sogno che non sapeva di avere: scrivere della propria terra, in una guida.
“Far conoscere le coste e le montagne, i mari e le vallate, i profumi e i colori in mezzo ai quali sono cresciuta – dice Biasi – mi è parsa fin da subito un’impresa affascinante, quanto sfidante. La Calabria è grande, immensa, sconosciuta a chi la abita, figuriamoci ad una che è andata via appena laureata e torna dopo 15 anni di girovagare professionale”.
Giornalista, impegnata nel mondo della comunicazione sociale, politica e istituzionale, l’autrice, in questa guida, racconta una Calabria “lontana dagli stereotipi” e propone piuttosto è una narrazione amichevole”. Così vengono svelati segreti che solo una insider conosce. Qualche esempio? Il ristorantino tipico di pesce a Schiavonea, il paese sullo Jonio dov’è nato Rino Gattuso; la passeggiata per i vicoli del centro storico di Catanzaro; il negozietto di artigianato a Crotone. E poi ancora: il monastero greco-ortodosso di San Giovanni Theristis tra le montagne di Bivongi, Borgo della Longevità e il gelato più buono di Reggio, gustato mentre si osserva il fenomeno della “Fata Morgana” su una panchina del “chilometro più bello d’Italia”.
“La Calabria è terra di primati: 800 km di costa – spiega Roberta Biasi – come se si viaggiasse da Bolzano a Napoli con il mare sempre dal finestrino. La Calabria è l’unica regione con tre Parchi Nazionali, in uno è possibile sciare guardando il mare, oltre che diverse riserve e luoghi incontaminati dall’uomo. La Calabria è terra di santi, scrittori e musicisti conosciuti in tutto il mondo. È una terra cui si impara a voler bene, seppur spesso se ne parli sulle pagine di cronaca”.
“Ho iniziato a scrivere questa guida – dice – con mio figlio in grembo. La Guida è anche pensata per una famiglia che si mette in viaggio alla scoperta di posti persi e ritrovati, forse a volte trascurati, ma mai stanchi di mostrare la meraviglia di cui sono anima” (ANSA).