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Il compositore calabrese Franco Eco firma la colonna sonora del film “Settimo grado”

Redazione

Il compositore e produttore discografico Franco Eco prosegue la sua carriera nel mondo del cinema, rinnovando la proficua intesa artistica con il regista Massimo Cappelli: ha, infatti, firmato la colonna sonora del nuovo film “Settimo grado” che, dopo esser stato presentato in anteprima all’Ischia Global Film & Music Fest 2024 e al Marateale di Maratea, ha vinto il premio come miglior film al “Castelli Romani Film Festival” ed è stato selezionato per il Rome Independent Film Festival (RIFF) 2024, dove è stato proiettato sabato 16 novembre. Data in cui è uscito su tutti i digital store musicali (Spotify, YouTube, Apple, Amazon ecc…) anche l’album contenente le musiche composte e orchestrate da Eco, tra l’altro membro dell’ACMF – Associazione Compositori Musica per Film, che accompagnano il thriller psicologico, tra profonde pulsioni e passioni radicate nell’animo umano.
“Dopo diversi anni, finalmente ho potuto realizzare in Calabria le registrazioni orchestrali delle musiche per un film, affidandole all’Orchestra del Teatro Cilea di Reggio Calabria, diretta in modo magistrale da Alessandro Bagnato. Questo risultato di altissimo valore artistico è stato possibile grazie al lavoro portato avanti sul territorio da Regione Calabria e Calabria Film Commission attraverso il loro sostegno al Festival della Colonna Sonora, di cui ho la fortuna di esserne direttore artistico, ma anche grazie all’ACMF, alla SIAE e a tutti i musicisti, docenti e tecnici che mi seguono in questo folle percorso” dichiara Eco evidenziando quanto la Calabria non sia soltanto una splendida cornice per le riprese cinematografiche, ma anche un terreno fertile per valorizzare i propri talenti musicali mediante il cinema.
Un’escalation di tensione musicale ed emotiva scandisce la trama del film che, annoverando nel cast attori come Giorgio Pasotti, Fabrizio Ferracane e Sonya Mellah, si sviluppa in un’unica location, dove una serata ordinaria di una famiglia non proprio armoniosa viene demolita da una sequenza di colpi di scena.
“Ogni fotogramma è perfettamente in regola con ogni nota, la musica rappresenta un elemento narrativo imprescindibile della pellicola cinematografica. D’altronde il cinema è il tramite, o il media, della phoné, un suono che trascende le immagini per parlare all’inconscio dello spettatore” commenta il compositore.
Attraverso questa riflessione, rivolge un appello alle istituzioni affinché sviluppino politiche culturali più strutturate, volte a incentivare la produzione locale di colonne sonore e a coinvolgere i conservatori calabresi nel processo creativo.

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