Si è concluso nella Capitale il seminario nazionale EPALE “Intrecci: Lingue e Letterature Minoritarie in Italia”, organizzato dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE e dalla piattaforma EPALE. L’evento ha rappresentato un’importante occasione per esplorare la diversità linguistica e culturale del nostro Paese, attirando relatori universitari, rappresentanti di organizzazioni territoriali e funzionari del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Tra i protagonisti della giornata, Ettore Bonanno, rappresentante di Fili Meridiani, ha condiviso le attività sul territorio e l’esperienza comunitaria vissuta in Arbëria, sottolineando come il lavoro di Fili Meridiani abbracci diversi ambiti: ricerca sul territorio, racconto e divulgazione attraverso media e social network, creazione di reti di valore, progettazione e marketing territoriale, turismo, laboratori comunitari e tutela della lingua e cultura arbëreshe. Ha inoltre evidenziato come l’impegno dell’organizzazione si concentri nella riattivazione delle comunità più fragili e in difficoltà. “Il nostro impegno è mantenere vive le tradizioni che ci contraddistinguono e creare legami di solidarietà tra le diverse comunità linguistiche,” ha dichiarato Bonanno durante il suo intervento.
Bonanno ha inoltre voluto esprimere un sentito ringraziamento a Ornella Pegoraro, ambasciatrice Erasmus nella provincia di Crotone, per il suo sostegno, e a Marilena Spezzano, arbëresh di Pallagorio, per il prezioso lavoro che svolge a favore dell’Arbëria. “Siamo grati per l’impegno e la passione di chi, come loro, contribuisce quotidianamente a mantenere vive le nostre radici e a promuovere l’importanza della nostra cultura,”.
Un altro aspetto cruciale messo in luce è il lavoro attualmente in corso di Fili Meridiani nella progettazione Erasmus per la formazione degli adulti, un’iniziativa volta a favorire l’apprendimento continuo e la crescita professionale nelle comunità locali.
L’incontro ha visto la partecipazione attiva di altre realtà territoriali di grande rilievo, come i giovani di Grecia e Greco di Calabria, la cooperativa JustMo del Molise, impegnata nella tutela della lingua e della cultura slava, e la Pro Loco di Civita. La loro presenza ha arricchito il seminario, dimostrando come la diversità linguistica sia una risorsa da valorizzare e proteggere.
Ospite d’eccezione della giornata è stato lo scrittore arbëresh Carmine Abate, originario di Carfizzi, la cui presenza ha rafforzato l’importanza del tema trattato e ha donato ulteriore prestigio all’evento.
Il seminario ha offerto uno spazio di confronto e di condivisione, permettendo ai partecipanti di riflettere sulle modalità migliori per sostenere queste comunità e rafforzare la consapevolezza culturale.
L’evento “Intrecci” ha rappresentato un passo avanti per consolidare il dialogo e la cooperazione tra le diverse realtà impegnate nella tutela delle lingue e delle tradizioni locali. L’incontro si è chiuso con l’auspicio che iniziative di questo tipo possano ripetersi, creando ponti tra le comunità e preservando la ricchezza culturale del nostro Paese.