Incontro Concerto dedicato agli autori calabresi con il pianista e compositore Giovanni Battista Romano – Museo Giardini di Pitagora . Domenica 3 dicembre alle ore 18,30
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Traiectoriae e sostenuta dal Comune di Reggio Calabria per il Progetto ReggioFest e dal Ministero della Cultura nell’ ambito del Progetto Speciale “Memoria e futuro: compositori calabresi dal ‘700 al ‘900.Radici per la contemporaneità. Si tratta di un percorso originale di divulgazione, formazione e produzione musicale che coinvolge maestri affermati a livello nazionale e internazionale e giovani musicisti calabresi già in carriera professionale. Un progetto che promuove la conoscenza di un importante capitolo della storia della musica colta nel sud d’Italia dal settecento ad oggi riproponendone la pratica esecutiva. Obiettivo principale è quello di divulgare a più persone possibile, e soprattutto ai giovani, la conoscenza del grande valore dei musicisti classici calabresi. Riportare nel repertorio concertistico e lirico le opere di autori come Vinci, Manfroce, Rendano, Giacomantonio, Cilea ma anche fare luce su autori calabresi cosiddetti “minori” che “minori” non lo sono affatto.
L’appuntamento al Museo Giardini di Pitagora promosso con la collaborazione del Consorzio Jobel , vedrà esibirsi il pianista e compositore Giovanni Battista Romano.
Il programma “Calabresi all’antica” si basa su composizioni di autori calabresi della seconda metà dell’800 e del primo 900 che si rifanno a forme del passato, principalmente barocco. Per questo di Rendano ci sono due Melodie basate su Preludi per violoncello di Bach e un Minuetto dal carattere vivace e popolare. Segue una Fantasia e Fuga di Longo, un pezzo molto articolato e uno dei brani espressamente da concerto di Longo.
Di Salfi una selezione da Antiche intavolature per liuto, un particolare lavoro che anticipa le famose trascrizioni di Respighi, e utilizza brani dal 500 al 700. Infine di Cilea la Suite di stile antico, un trittico con riferimenti al 700 che si rifà anche alla musica francese di inizio 900. Per chiudere la Danza calabrese, sempre di Cilea, una tarantella scritta con maestria e gusto.
Giovanni Battista Romano, diplomato in pianoforte al Conservatorio di Pescara, ha conseguito il Diploma accademico di II livello al il Conservatorio di Cosenza. Ha partecipato a diversi Concorsi pianistici nazionali ed internazionali, e ha vinto il premio speciale come miglior interprete di musica contemporanea al XV Concorso Internazionale di Ibiza. Si è perfezionato con Aldo Ciccolini, Michele Marvulli, Vincenzo De Filpo e Vittorio Pellitteri. Intraprende una brillante attività concertistica e nell’estate 2005 è stato cembalista in La
Serva Padrona di Pergolesi in varie città della Calabria. In occasione delle manifestazioni mozartiane del 2006 ha tenuto numerosi concerti e varie relazioni su opere di Mozart e nel febbraio 2010 è stato relatore in occasione dell’incontro di studi su musica e gioco Ludus in Musica presso il Conservatorio di Cosenza e alla presenza dello psico-pedagogista della musica François Delalande, presentando il suo studio Dalle forme delgioco al gioco delle forme (musicali), esplorazione, organizzazione e percezione in Játékok (Giochi) di György Kurtág. In occasione del Millenario dalla morte di San Nilo, ha presentato al pubblico di Rossano la sua composizione sinfonico-corale In Mistica Solitudine riscuotendo notevoli consensi di critica e di pubblico, rieseguita in occasione della Conferenza Episcopale Calabra. Di notebole interesse la sua raccolta per canto e pianoforte Poémes de Josipovici, su testi del poeta e filosofo francese Jean Josipovici. Interessante il suo oratorio In Diem Nativitatis Christi per coro, violoncello e pianoforte.