Dopo l’apertura di Casa Sanremo e la consegna dei premi “Numeri Uno – Città di Sanremo” e il premio “Dietro le Quinte”, prosegue la settimana sanremese per il maestro orafo Michele Affidato. Per il quale il Festival non è fatto solo di premi e musica, ma è un’occasione per stare vicino ai bambini che soffrono in ogni angolo del mondo. Anche quest’anno, infatti, ha promosso in qualità di Ambasciatore Unicef un convegno davvero molto partecipato, che ha preso spunto dal Trentesimo anniversario dalla firma per dell’Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Un tema che, tra l’altro, è stato al centro di un incontro avuto in Quirinale lo scorso 20 novembre con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al quale Michele Affidato ha partecipato insieme ad una delegazione composta dal Presidente Nazionale Unicef Francesco Samengo, dal Direttore Generale Paolo Rozera e dall’altra Ambasciatrice, l’astronauta Samantha Cristoforetti. “In questi anni – ha dichiarato il presidente Samengo attraverso una lettera inviata ad Affidato – la Convenzione ha cambiato radicalmente il modo in cui i bambini e le bambine sono considerati ed ha ispirato in ogni parte del mondo importanti cambiamenti come la riduzione della mortalità infantile, la lotta alla povertà minorile, l’aumento delle iscrizioni scolastiche e le attenzioni alle questioni ambientali, solo per citarne alcune”. A presentare il convegno è stato proprio l’ambasciatore Affidato, che ha incentrato il suo intervento sull’importanza della Convenzione, ma allo stesso tempo si è detto convinto della possibilità di poter fare molto di più, a livello globale, per tutti quei bambini la cui vita è condizionata da una situazione di povertà estrema, dai traumi della guerra, ma anche dalla mancanza di istruzione e in alcuni casi dall’assenza di diritti fondamentali capaci di proteggerli. L’incontro si è tenuto a Casa Sanremo grazie all’ospitalità del patron Vincenzo Russolillo ed è stato moderato dall’avv. Cataldo Calabretta.
Toccante la testimonianza di Christopher Goddey, in arte Chris Obehi, giovane cantante e musicista nigeriano, arrivato a Lampedusa con uno dei tanti viaggi della speranza nel 2015. Chris è risultato tra i finalisti di Musica contro le Mafie con il brano “Non siamo Pesci”, mostrando ancora una volta il suo talento musicale e allo stesso tempo allontanando gli stereotipi legato al mondo dell’immigrazione. A ripercorrere la sua storia anche Gennaro de Rosa, presidente di “Musica contro le Mafie” che ha parlato di Chris come di un esempio positivo di integrazione.
È proprio per “Musica contro le mafie word and award”, Michele Affidato ha ricevuto l’incarico di realizzare i premi per un evento che, all’insegna della buona musica, vuole lanciare un messaggio forte e chiaro. Musica contro le mafie, presieduta da Gennaro de Rosa, è una associazione della rete di Libera (associazioni, nomi e numeri contro le mafie) che da anni, così come spiega lo statuto, attraverso la musica e i musicisti porta avanti un impegno non solo “contro” le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta, ma profondamente “per”: per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente, per una legalità democratica fondata sull’uguaglianza, per una memoria viva e condivisa, per una cittadinanza attiva e responsabile. Ad essere premiati sono stati Micaela Tempesta e Romito, rispettivamente prima e secondi classificati.
Nelle prossime ore saranno consegnati altri premi del Maestro Affidato, come quelli che ha realizzato per l’Afi (Associazione Fonografici Italiani) che saranno consegnati ad artisti in gara al festival.
Tra le tante opere realizzate per la settimana sanremese spiccano il “Premio della Critica Mia Martini” ed il Premio Sala Stampa Lucio Dalla che il maestro orafo realizza da tre anni e che sarà assegnato nella serata finale del Festival.
NON SOLO MUSICA: PER MICHELE AFFIDATO SANREMO E’ ANCHE IMPEGNO SOCIALE
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