Sotto il quadro di Picasso “La mendicante accovacciata” si nascondono “un altro Picasso”, cioè dettagli dipinti dallo stesso artista e poi coperti, e un paesaggio dipinto da un altro pittore di Barcellona. Possibile grazie a tecniche di analisi non invasive, la scoperta si deve al gruppo di ricercatori dell’americana Northwestern University, della Galleria d’arte dell’Ontario (Ago) e della Galleria Nazionale d’Arte di Washington, di cui fa parte anche l’italiano Gianluca Pastorelli. Il risultato è stato presentato nel convegno dell’Associazione americana per l’avanzamento delle scienze (AAAS) ad Austin, in Texas.
Di proprietà dell’Ago, “La mendicante accovacciata” è stata dipinta nel 1902: raffigura una donna accovacciata e avvolta in un mantello, dipinta in bianco, blu, grigio e verde. L’opera appartiene al cosiddetto periodo blu dell’artista.
Una radiografia precedente aveva individuato il paesaggio nascosto, dipinto da un altro pittore probabilmente di Barcellona, ma la cui identità è sconosciuta, ma adesso sono stati rivelati ulteriori dettagli grazie alla tecnica di immagine agli infrarossi e alla fluorescenza a raggi X
Le immagini hanno “messo a nudo” l’opera, mostrando che Picasso cominciò la sua opera dopo aver ruotato la tela di 90 gradi e incorporò alcuni dettagli del paesaggio nel suo dipinto, come i bordi della scogliera, inglobati nella schiena della donna.
Picasso ha apportato anche dei cambiamenti rispetto alla bozza iniziale: inizialmente aveva dipinto la donna con il braccio destro in evidenza e con un disco simile a un’ostia nella mano, ma poi, nel lavoro finale, li ha nascosti sotto il mantello.
Tuttavia, questo dettaglio è stato ‘riciclato’ da Picasso in un altro dipinto: l’acquerello “Femme assise” del 1902. “Il braccio nascosto sotto la superficie visibile della “La mendicante accovacciata” – ha detto Kenneth Brummel, dell’Ago – è uguale al braccio destro della donna di “Femme assise”.