Un riconoscimento che celebra donne e uomini che si sono distinti nel campo della cultura, dell’arte, della comunicazione, della tutela ambientale e dello sport, rafforzando il legame identitario con la città di Catanzaro.
Tante emozioni nel corso della cerimonia di consegna del Premio “Catanzaro Nostra” 2025, promosso dalla sezione catanzarese di Italia Nostra e giunto alla sua seconda edizione. L’evento si è tenuto ieri pomeriggio nella Casa delle Culture “Calderazzo”, grazie all’impegno e alla determinazione della sezione “Italia Nostra” guidata dalla presidente Elena Bova, e composta dal vicepresidente Aldo Ventrici, dalla segretaria Rossella Greco, dalla tesoriera Maria Teresa La Vitola e dalla consigliera Marisa Gigliotti che hanno individuato i premiati.
«Questa seconda edizione – ha dichiarato la presidente di Italia Nostra Catanzaro, Elena Bova – ci conferma che il premio sta trovando il suo posto nel cuore della città. Lo scorso anno è stato un esperimento, quest’anno è una conferma. Premiare chi, con il proprio lavoro, con la propria coerenza, con la propria passione, contribuisce a preservare e valorizzare la nostra memoria collettiva è per noi un dovere. Alcuni dei premiati vivono lontano, ma non hanno mai smesso di sentirsi catanzaresi. Questo è un premio senza sponsor, lo abbiamo voluto così: libero, autentico, un riconoscimento puro della città verso i suoi cittadini migliori. È anche un modo per dire che senza memoria, senza radici, senza cultura, una città si perde».
Bova ha poi ricordato l’impegno quotidiano dell’associazione: «Accanto a questa festa, portiamo avanti battaglie concrete, come quella per la valorizzazione del Bastione di Porta Marina o dell’ex scuola Maddalena, riconosciuta di valore storico dal Ministero. Chiediamo che i beni culturali non vengano dimenticati. Catanzaro ha una storia straordinaria, ma deve imparare ad ascoltare le voci di chi lavora, spesso nel silenzio, per salvarla».
A portare il proprio saluto anche l’assessora alla Cultura, Donatella Monteverdi.
Sei i premiati della sezione culturale:
- Nadia Rudik, fotografa per passione, ha fatto della sua seconda vita a Catanzaro una vera e propria dichiarazione d’amore alla città. I suoi scatti raccontano i vicoli, i palazzi, gli scorci dimenticati, rivelando un volto nuovo e antico di Catanzaro. La sua sensibilità ha contribuito a rieducare lo sguardo della comunità verso il bello che ci circonda;
- Raffaele Nisticò, giornalista e narratore della città, ha attraversato mezzo secolo di cronaca, politica, attualità e costume con uno stile ironico e profondo. La sua voce ha accompagnato generazioni di calabresi, raccontando con eleganza e passione la complessità della società catanzarese, senza mai dimenticare il valore della parola.
- Ettore Castagna, antropologo, scrittore e musicista, è stato premiato per il suo costante lavoro di ricerca e valorizzazione delle tradizioni popolari del Mediterraneo. Fondatore di gruppi musicali come Re Niliu e Senduki, ha saputo unire rigore antropologico e sperimentazione musicale. Tornato a vivere a Catanzaro dopo quarant’anni, rappresenta il ritorno consapevole di chi ha sempre portato con sé il sud.
- Alessandro Russo, archeologo e funzionario del Parco Archeologico di Pompei, ha saputo unire rigore scientifico e capacità divulgativa. Ha lavorato in siti internazionali, ma non ha mai smesso di contribuire alla conoscenza e valorizzazione della storia della sua città, curando riallestimenti museali, mostre e attività didattiche. Un ponte tra la memoria antica e la contemporaneità.
- Piero Mascitti, gallerista e manager culturale, oggi presidente dell’Archivio Mimmo Rotella, è stato premiato per il suo straordinario lavoro di promozione dell’opera del grande maestro catanzarese. Ha operato nei più importanti contesti artistici internazionali, dal Pompidou a Sky Arte, fino al recente riconoscimento del New York Times. Catanzaro lo riconosce come ambasciatore della sua eccellenza artistica nel mondo.
- Oreste Sergi Pirrò, architetto e dottore di ricerca in conservazione dei beni architettonici, è stato premiato per il suo impegno scientifico e civile. Autore di studi fondamentali, ha collaborato con istituzioni, scuole, diocesi e università per tutelare e far conoscere il patrimonio storico e artistico catanzarese. La sua attività rappresenta un punto di riferimento per la cultura del restauro e della memoria urbana.
Nella sezione sportiva, introdotta per la prima volta in questa edizione, i riconoscimenti sono andati a:
- Angela Perricelli, giovanissima promessa delle bocce, medaglia d’argento ai Campionati italiani under 15, protagonista di una stagione straordinaria che ha portato Catanzaro ai vertici del boccismo nazionale. La sua determinazione e il suo spirito di squadra rappresentano i valori più autentici dello sport.
- Pietro Iemmello, attaccante e capitano dell’US Catanzaro 1929, è stato premiato per il carisma e l’impegno con cui ha guidato la squadra alla storica promozione in Serie B. Con oltre 70 reti in giallorosso, è diventato simbolo di appartenenza e orgoglio cittadino, ben oltre il campo da gioco. A causa di un imprevisto che non ha permesso al calciatore di essere presente, il premio è stato ritirato dal direttore marketing dell’US Catanzaro 1929, Umberto Di Stefano.
«Questo premio – ha ricordato il vicepresidente Aldo Ventrici – vuole essere un ponte tra passato e futuro. Vogliamo riscoprire ciò che di bello resiste, grazie a chi lavora ogni giorno, spesso lontano dai riflettori. È un invito alla città a prendersi cura della propria identità».
Il premio, realizzato dall’artista Nuccio Loreti, è stato consegnato nel corso di una cerimonia sobria ma intensa, in cui video, testimonianze e letture hanno accompagnato i riconoscimenti, trasformando ogni premio in un momento di racconto e condivisione collettiva.