Non c’è data migliore per raccontare di una donna coraggiosa che si batte per i diritti civili e il diritto all’istruzione delle ragazze nei paesi musulmani.
Dopo il debutto, avvenuto a novembre scorso, l’8 marzo alle 21 ritorna al Teatro dell’Acquario di Cosenza “Anch’io sono Malala. Storia di una ragazza come me”, spettacolo interpretato da Noemi Caruso con la regia di Dora Ricca tratto dall’autobiografia di Malala Yousafzai, premio Nobel per la Pace nel 2014.
Quella di Malala è una storia straordinaria: ha solo 11 anni quando, attraverso il suo diario, racconta la quotidianità del suo paese, il Pakistan, e l’opposizione da parte dei talebani all’istruzione delle donne. Ciò che Malala scrive viene pubblicato dalla BBC e diffuso in tutto il mondo. È il 9 ottobre 2012 quando uomini armati salgono sul pullman scolastico e la feriscono gravemente alla testa. Malala però sopravvive e diventa il simbolo della lotta per l’emancipazione e il riconoscimento dei diritti delle donne.
Uno spettacolo denso di significati, in linea con il percorso artistico della compagnia Teatro Rossosimona, patrocinato da Women’s Studies Milly Villa UniCal, dall’associazione What woman want e da Unicef Calabria, a cui vanno una parte degli incassi, inserito nel cartellone della stagione 2018 del Teatro dell’Acquario.
Una pièce che viene rappresentata negli istituti scolastici e che, spiega la regista Dora Ricca, “si pone l’obiettivo, attraverso la giocosità riflessiva della rappresentazione scenica, di parlare del ruolo della donna in società differenti e di sottolineare l’importanza dell’istruzione come arma di contrasto consapevole per combattere forme diffuse di oppressione”.
Teatro Rossosimona è compagnia riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Impresa di produzione teatrale dal 2003 (Art. 14 comma 3 Decreto 27 febbraio 2003) e nel 2004 ha ottenuto il riconoscimento della Regione Calabria (Legge N. 3/2004).