Il movimento “Vrehu e Ruhu” di Carfizzi celebra un percorso di crescita e impegno comunitario che ha trasformato il paese arbëresh in un luogo di iniziative culturali e sociali. Fondato nel 2018 da un gruppo spontaneo di donne, il movimento ha assunto l’obiettivo di promuovere la sensibilizzazione verso la prevenzione, incoraggiando la cura di sé stesse e della comunità.
Il nome “Vrehu e Ruhu”, traducibile come “Guardati e Riguardati”, incarna l’essenza dell’impegno collettivo. La prima marcia ha riunito le donne di Carfizzi, San Nicola dell’Alto e Pallagorio, dimostrando la forza dell’unità nell’ambito della prevenzione.
Negli anni, il movimento ha contribuito alla trasformazione di Carfizzi attraverso iniziative di decoro pubblico, notevolmente evidenziate durante le festività natalizie con gli alberi di Natale fatti a mano. Quest’anno, il mercatino di Natale, curato dalle donne di “Vrehu e Ruhu”, presenta oggetti interamente realizzati a mano, utilizzando antichi tessuti al telaio e celebrando la ricca specificità culturale della comunità arbëresh.
Il 23 dicembre a Carfizzi sarà possibile immergersi in toto nella cultura arbëreshe, infatti il programma della giornata, con la collaborazione di Ass. ADA, Instaruga e Fili Meridiani prevede:
tour guidato sulle tracce di Carmine Abate e visita al Parco Letterario a lui dedicato
Pranzo comunitario con degustazione stand di cucina di piatti d’Arberia e show Cooking Dromësat, la pasta Benedetta.
Esibizione musicisti arbëresh e Vagha, il ballo tondo con il gruppo folk Oreste Ventrice di San Nicola dell’Alto.
Accensione Fokarine e percorso degli alberi di Natale fatti a mano.
“È un evento importante che evidenzia la voglia di riscatto delle comunità arbëreshe – afferma Ursula Basta, presidente Fili Meridiani -. L’Arberia nasconde un mondo speciale che per troppo tempo è rimasto nascosto e sotto traccia. È il momento di mettere a sistema la forza culturale che queste comunità hanno. Una forza che nasce da 500 anni di storia peculiare e unica che non si registra in nessun’altra parte del mondo: un popolo che mantiene viva un’identità dopo tanti secoli dall’abbandono della terra d’origine e che rivendica con orgoglio le proprie radici balcaniche! Vi aspettiamo Carfizzi per conoscere da vicino l’Arberia, sono sicura che vi sorprenderà!”