È vero: ci sono tanti pezzi e momenti di quello che alcuni definiscono l’Impero Sibarita che s’intrecciano e che inseriscono di diritto questo lembo importantissimo della nostra terra nelle pagine della Storia Universale, ma di quella bella e affascinante.
SYBARIS LA PRIMA SUPERPOTENZA POLITICO-ECONOMICO OCCIDENTALE
Sybaris, che la Regione Calabria ha giustamente inserito tra i suoi più Marcatori Identitari Distintivi (MID) più riconosciuti al mondo, è stata infatti la prima megalopoli multietnica della storia ed è stata la prima superpotenza politico-economico occidentale. È stata anche la prima città ad adottare leggi scritte e quella che promosse e siglò il primo accordo internazionale della storia.
IN TUTTO IL MONDO, CHI AMA CIRCONDARSI DEI PIACERI, È SIBARITA
Senza considerare che a Sybaris si formò Lysia, il più grande penalista del mondo e che, come tutti sappiamo, in gran parte delle lingue del mondo, la persona che vive nel lusso ed ama circondarsi dei piaceri è indicata con il termine sibarita.
È QUI CHE DA ENOTRI STUPIMMO I COLONI GRECI CON I PALI A VITE
E da qui immaginate solo per un attimo la potenza della bellezza evocativa di questa grande città di cui oggi siamo eredi. E fatelo pensando anche allo stupore che i coloni greci, all’epoca tra i più evoluti in fatto di produzione vinicola, provarono quando, approdando nell’attuale Sibaritide, videro gran parte del paesaggio coltivato a vite, tanto che chiamarono Oinotria la terra calabrese, proprio per la diffusa presenza del palo a vite, detto oinotron.
ED A SYBARIS NACQUE IL PRIMO BREVETTO PER UNA RICETTA GASTRONOMICA
Ma su tutte queste identità distintive di cui dobbiamo essere fieri e che dobbiamo saper raccontare al mondo col sorriso, ve n’è una che, permettetemelo, mi emoziona più di altre ricordare: lo storico ateniese Filarco cita una legge del VII secolo avanti Cristo emanata a Sybaris per garantire all’inventore di una pietanza il monopolio (il brevetto!) sull’uso della ricetta. Quanta energia!
BARBIERI: ECCO LA CALABRIA STRAORDINARIA, INEDITA ED INESPLORATA
Ecco – spiega l’agrichef Enzo Barbieri – la vera straordinarietà della Calabria, di quella ancora oggi inedita ed inesplorata e di tutto ciò che essa ha partorito e rappresentato nei millenni e che oggi deve imparare a raccontare come esperienza unica ed irripetibile a tutti i viaggiatori del pianeta che possiamo e dobbiamo attrarre ed ospitare con la consapevolezza chiara di questo patrimonio, materiale e immateriale, identitario e distintivo.
ECCO PERCHÉ SYBARIS RESTA IL SOGNO DEGLI ARCHEOLOGI E NON SOLO
Ecco perché esprimiamo apprezzamento convinto per Vinitaly and the City in Calabria, l’evento che, per la prima volta nella sua storia, oltrepassa i confini della città di Verona, approdando nello scenario del Parco Archeologico di quella Sybaris che, come ricordava Piero Angela, resta il vero sogno di tutti gli archeologi.
LAGANE E RASCATIEDDRI NEL MENU UFFICIALE DEL VINITALY SIBARITA
Ed ecco perché, non è certo un caso, nel menù ufficiale dell’evento, protagonisti saranno – anticipa l’agrichef – le antichissime legane (dal greco laganon, pasta foglia per tagliatelle) e gli antichissimi rascatieddri (in greco strangulos preptos, dall’unione στραγολοσ, stra/ongulos, arrotolare, torcere e πρεπτοσ, e preptos., incavare: infatti per prepararli prima si fanno con la pasta dei cilindretti (stra/ongulos), poi si incavano con il dito medio e si possono, se si vuole, decorare con i rebbi di una forchetta.
INTERNAZIONALIZZARE LA CALABRIA COME DESTINAZIONE ESPERIENZIALE
OCCASIONE EPOCALE MESSA IN CAMPO DALLA REGIONE CALABRIA
Messa in campo con intuito e determinazione dal Presidente della Regione Roberto Occhiuto e dall’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo, insieme a Veronafiere Spa ed ai Parchi Archeologici di Crotone e Sibari, quella che ospiteremo tutti insieme, da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre prossimi sarà anche per questo – conclude Enzo Barbieri – un’epocale occasione di promozione internazionale di questa narrazione emozionale della nostra terra come destinazione esperienziale, magica ed ancestrale, bella, attrattiva e ricettiva da gennaio a dicembre.