Una “configurazione alternativa della politica monetaria e di bilancio, basata su un Eurobond esente da default”. E’ quanto propongono due economisti in un ‘working paper’ – uno studio per sollecitare una discussione informale – pubblicato dalla Banca centrale europea: “se questa politica fosse esistita fin dall’inizio della Grande Recessione, la produzione sarebbe stata molto più alta, con un’inflazione in linea con l’obiettivo della Bce” del quasi 2%. Gli economisti Marek Jarociński e Bartosz Maćkowiak concludono nel documento di 46 pagine – che non riflette l’opinione ufficiale della Bce – che “nell’attuale sistema l’economia dell’Eurozona è stata esposta a fluttuazioni auto-avveranti” con uno stimolo di bilancio “non disponibile fin dall’inizio della Grande recessione”. Il modello utilizzato suggerisce che l’impatto per l’economia dell’Eurozona “sarebbe stato molto diverso se la politica monetaria e fiscale avessero avuto una diversa interazione, ruotando attorno a uno strumento di debito pubblico non soggetto a default”.
