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Depurazione in Calabria. Ferrara (M5S) avverte: “Europa pronta a sanzionarci

Redazione

Continuano ad arrivare moniti da Bruxelles in merito alla depurazione calabrese e così, ancora una volta, la Commissione europea mette nero su bianco “l’inadeguatezza dei governi regionali calabresi”.

Lo fa in risposta ad una nuova interrogazione parlamentare dell’eurodeputata del MoVimento 5 Stelle Laura Ferrara: “Con l’odierna risposta la Commissione Europea lancia l’ennesimo ammonimento all’amministrazione regionale al fine di provvedere al più presto al risanamento del sistema di trattamento delle acque reflue in Calabria. È inaccettabile – spiega Ferrata – come a distanza di anni dall’avvio delle due procedure d’infrazione che continuano ad interessare il sistema depurativo di decine e decine di Comuni calabresi, ancora nulla sia stato fatto in termini di riefficientamento del settore”.

Nello specifico, la Ce, per il tramite del Commissario Karmenu Vella, dichiara che “è a conoscenza dellaraccolta e del trattamento non conforme delle acque urbane in 13 agglomerati di Calabria e ha deciso di deferire nuovamente l’Italia alla Corte per inadempienza del pieno rispetto di una precedente sentenza della Corte del 2012, proponendo sanzioni finanziarie”.

Un monito che l’europarlamentare calabrese commenta duramente: “Bruxelles oggi ci ricorda che, relativamente alla prima procedura d’infrazione, la CE ha già inoltrato richiesta alla Corte di Giustizia europea di emanare sanzioni finanziarie; relativamente invece alla seconda procedura, che coinvolge ben 129 agglomerati calabresi, l’iter continua ad avanzare verso una nuova sentenza di condanna”.

“Tali procedimenti – ribadisce Ferrara – oggi appaiono lontani e distanti, ma in un prossimo futuro potrebbero tradursi in sanzioni pecuniarie a carico dei cittadini calabresi che andrebbero a pagare per colpe non proprie”.

Un’ulteriore conferma, quindi, “della paralisi del sistema depurativo regionale” già evidenziata nel report di Goletta Verde per Legambiente dello scorso mese di luglio e, più di recente, con le ispezioni della Guardia costiera da cui è emerso un quadro che la pentastellata definisce “inquietante” su tutto il litorale ionico.

“Dal mio insediamento in seno al Parlamento europeo – incalza la 5 Stelle – stiamo portando avanti senza soste la battaglia per il risanamento del sistema depurativo: denunce, monitoraggio dei fondi, interrogazioni alla Commission europea e, soprattutto, proposte concrete. Considerata la persistente inerzia ed il fallimento delle varie politiche regionali, abbiamo altresì deciso di presentare una petizione al Parlamento Europeo con l’obiettivo di sollecitare valide e urgenti misure per eliminare le criticità e conseguentemente salvaguardare la salute di tutti i cittadini”.

“È passato oltre un anno dalla firma in pompa magna del ‘Patto per la Calabria’ tra Matteo Renzi e Oliverio – conclude Ferrara – ma neanche un euro dei 150 milioni promessi è stato ancora investito per risanare le criticità depurative. Nel frattempo però si continua a prendere in giro i calabresi con provvedimenti tampone ed i soliti falsi proclami”.

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