Il deficit della spesa pubblica in Italia nel 2016 è stato del 2,4%, secondo quanto certificato nella prima notifica di Eurostat. La cifra è stata rivista al rialzo dello 0,1 rispetto al 2,3% indicato dalle previsioni economiche di febbraio della Commissione europea. Il debito è invece indicato in 2.217,909 miliardi di euro, pari al 132,6% del pil, due decimali in meno rispetto alla stima indicata dalla Commissione europea nelle previsioni economiche pubblicate a febbraio (132,8%).
L’Italia resta il secondo debito pubblico più alto d’Europa dopo la Grecia, 179%. Sopra al 100% ci sono anche Portogallo (130,4%), Cipro (107,8%), e il Belgio (105,9%). Sul fronte del deficit, nell’Eurozona, Francia e Spagna superano la barra del 3% con rispettivamente il 3,4% e il 4,5%. Germania e Grecia hanno invece registrato un avanzo dello 0,8% e dello 0,7%.
Sia nell’Ue-19 che nell’Ue-28 i livelli di debito e di deficit nel 2016 sono calati rispetto al 2015. Nell’eurozona il deficit è passato dal 2,1% all’1,5%, mentre nell’Ue nel suo complesso dal 2,4% all’1,7%. Il debito pubblico è sceso dal 90,3% all’89,2% nell’Eurozona e dell’84,9% all’83,5% nei 28.