Via libera del Consiglio dei ministri alla legge di bilancio. Una manovra che contiene misure per sostenere la crescita e il lavoro giovanile. In particolare, si prevede per le assunzioni di giovani una decontribuzione fino al 50% per tre anni, che sale al 100% al Sud. Nel 2018 la soglia delle assunzioni incentivate sarà valida fino al compimento dei 35 anni.
“Mesi fa si parlava in rapporto a questa sessione di bilancio di lacrime e sangue, di una situazione che non si sapeva come sarebbe stato possibile affrontare, abbiamo io credo invece una manovra snella, utile per la nostra economia”, ha detto il premier Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa a Palazzo Chigi, al termine della riunione.
“Credo che questa manovra sia una tappa molto importante nella strada che l’Italia sta facendo – ha sottolineato ancora Gentiloni -, confido che questa decisione troverà il sostegno convinto del Parlamento, della maggioranza e in generale il senso di responsabilità del Parlamento”
Tra gli obiettivi principali, ha detto, “quello di promuovere il lavoro. Questa legge di bilancio contribuisce in modo significativo in particolare con misure rivolte ai giovani, che insieme al mezzogiorno hanno sofferto in modo più evidente”. “Sarà un bilancio utile per sostenere il percorso della crescita e proseguire nel percorso di stabilizzazione finanziaria del nostro Paese – ha aggiunto il pèresidente del consiglio -. Credo sia evidente che le riforme avviate dal governo Renzi e che noi abbiamo proseguito e soprattutto l’impegno di lavoratori, imprese, famiglie, hanno contribuito, con il contesto internazionale favorevole, a una situazione molto più positiva”.
Il premier ha spiegato anche che l’obiettivo era quello “di evitare aumenti dell’Iva e l’introduzione di nuove tasse, gabelle, accise, obiettivo che abbiamo raggiunto, impegno che è stato mantenuto”.
Impegno mantenuto anche sul fronte del rinnovo dei contratti pubblici, dopo quasi dieci anni. “Un risultato che certamente è importante ed è una risposta a richieste avanzate da tanti anni delle organizzazioni sindacali”, ha commentato il premier.
E di “svolta” parla anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.