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Provincia di Cosenza: cabina di regia tra Sindaci del Tirreno e Regione

Redazione

Lo ha sottolineato in apertura dei lavori, Franco Iacucci: «la Provincia “Casa dei Comuni” non è uno slogan, ma una scelta politica. Nonostante le scarse competenze dell’Ente dopo la Riforma Delrio, questo Ente può e deve svolgere un ruolo politico e di vicinanza con le Amministrazioni locali». 

Di più: con riferimento al fatto specifico dei danni subiti a seguito delle mareggiate, «sul piano finanziario la Provincia comunque sarà vicina ai territori». La discussione odierna sul punto, però, è utile perché – ha continuato il Presidente – l’Ente può svolgere un importante ruolo di interfaccia dei Sindaci con la Regione e il Governo, mettendo a disposizione competenze e professionalità che i piccoli e medi Comuni non hanno».

La risposta del Consiglio Provinciale è stata unanime, di approvazione di un Ordine del Giorno con il quale si dispone che “- la Provincia di Cosenza stanzia mille euro per ogni chilometro di costa ricadente in ogni singolo Comune colpito dalla calamità; la Provincia esonera dal pagamento della TEFA (pari al 5%) le attività ricadenti su ogni lungomare, fermo restando che dovrà essere il Comune stesso a certificare ogni singola situazione; la Provincia chiede di far parte del costituendo Tavolo Tecnico presso la Regione Calabria”.

Fra gli ospiti in aula il Responsabile della Protezione Civile regionale dott. Carlo Tanzi, che si è detto preoccupato dell’abusivismo edilizio presente sulle coste: «gli abusivismi sull’alveo dei fiumi occupano e restringono le fiumare e c’è uno stretto rapporto fra il restringimento dei corsi d’acqua e l’arretramento delle spiagge». Tanzi ha anche osservato, fra l’altro, che il problema andrebbe risolto a monte, con approvazione di masterplan in grado di sviluppare un’ipotesi complessiva di programmazione degli interventi sul territorio che però «sono drammaticamente bloccati dai Dipartimenti regionali, i cui dirigenti andrebbero convocati in apposite Conferenze dei Servizi al fine di superare gli ostacoli burocratici attuali».

La discussione è stata appassionata e partecipata. Inarrestabile e puntuale la relazione di Gianfranco Ramundo, dolente sulla solitudine dei “numeri primi” – di quei «Primi Cittadini che hanno bisogno di un segnale di attenzione e di sostegno». Sua la proposta di aiuto concreto ai territori, «per far capire che la Provincia c’è e c’è stata», subito accolta dal Presidente Iacucci. Sullo stesso tono gli interventi dei Consiglieri Eugenio Aceto – che ha anche chiesto di dare priorità agli interventi di viabilità provinciale nei Comuni del Tirreno cosentino; e Graziano Di Natale, per il quale è necessario chiedere alla Regione uno stanziamento immediato di fondi per i Comuni colpiti.

La sintesi delle varie proposte è toccata a Marco Ambrogio, che si è anche detto fortemente d’accordo con Iacucci sulla candidatura della Provincia a cabina di regia dei Comuni.

Dai Sindaci non solo e non tanto “cahiers de doléances”, ma apprezzamenti per l’iniziativa della Provincia e per il ruolo che intende svolgere a favore dei Comuni, quale Ente di Area Vasta. Hanno preso la parola gli Amministratori dei Comuni di Cetraro, Acquappesa, Scalea, Tortora, Amantea, Longobardi, Belmonte e Diamante.

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