Il debito pubblico italiano resta vicino ai picchi, e per questo resta esposto a “rischi sfavorevoli”. Tanto che, in uno scenario in cui la Bce rialzasse i tassi del 100%, entro il 2028 il debito in Italia aumenterebbe di 9 punti percentuali. Lo scrive la Commissione Ue nell’ultimo rapporto che monitora la sostenibilità dei debiti pubblici degli Stati Ue. Per Bruxelles nessun Paese rischia stress di bilancio nel breve termine, ma dieci Paesi, tra cui l’Italia sono “ad alto rischio di sostenibilità di bilancio nel medio termine”.
Per Italia, Spagna, Francia, Portogallo e Belgio, la Commissione Ue vede “alti rischi per la sostenibilità a medio termine” su tutti e due gli indicatori utilizzati per valutare il rischio. “In questi cinque Paesi c’è bisogno di un aggiustamento significativo di bilancio per assicurare la sostenibilità a medio termine raggiungendo il target del debito al 60% nel 2032”, si legge nel rapporto. Altri cinque, cioè Regno Unito, Finlandia, Romania, Ungheria Croazia, sono invece a rischio su un solo indicatore.