La Commissione Ue ha inviato a Visa un elenco supplementare di accuse formali nell’ambito dell’indagine sulle tariffe che le banche dei clienti Visa applicano ai commerciati per ogni pagamento effettuato con questa carta di credito presso i loro negozi. L’attuale supplemento di accuse riguarda le tariffe ‘interregionali’, ovvero quelle sui pagamenti fatti con carte Visa emesse fuori dalla comunità economica europea per acquisti in Europa. Condizione tipica di turisti o viaggiatori.
L’indagine contro Visa partiva dall’evidenza che l’aumento dei prezzi causato da queste tariffe non è imputato direttamente all’utilizzatore della carta, ma è spalmato su tutte le transazioni nei differenti negozi. Secondo l’antitrust, questo può portare a prezzi più alti per beni e servizi. Il primo elenco di accuse formali era stato inviato nel 2012. A febbraio 2014 la Commissione ha deciso di rendere legalmente vincolanti gli impegni di Visa e ha chiuso la procedura. Ma per le tariffe interregionali Visa non ha presentato alcun rimedio, e quindi l’indagine è andata avanti.