Sirna, ‘primo approccio ascolto e collaborazione società civile’
“Essere al servizio della città e della provincia di Catanzaro e collaborare con la società civile: il primo approccio sarà di ascolto e di collaborazione con chi rappresenta la società civile e vuole lo sviluppo di questo territorio”.
Lo ha detto nel giorno del suo insediamento Paolo Sirna, nuovo questore di Catanzaro che, incontrando la stampa, ha parlato di “lotta alla criminalità organizzata e a tutte le problematiche che attanagliano le società meridionali e quella catanzarese”.
Il nuovo questore ha detto che riserverà “un occhio di riguardo ai giovani, al disagio giovanile ma anche a chi è pensionato perché è particolarmente vulnerabile”.
Sirna, 60 anni, ha iniziato la carriera nella Questura di Reggio Calabria “dove sono stato per due anni – ha ricordato – e ho diretto la sezione catturandi e, soprattutto, la sezione omicidi. Per questa ragione conosco alcune dinamiche di ‘ndrangheta che fanno parte del mio vissuto professionale che poi è sfociato nell’operazione Santa Barbara. Il Sud ha un gap che deve recuperare. In questo credo che anche l’orientamento governativo sia quello di far sì che le opportunità per il Sud si moltiplichino e questo vale per tanti temi ma soprattutto per la sicurezza. Essere immerso nella società civile e collaborativo con la società con l’ascolto e la collaborazione sinergica con chi rappresenta la società civile e per chi vuole lo sviluppo e la ricchezza di questo territorio”. Per quanto riguarda la lotta alla ‘ndrangheta, Paolo Sirna si propone di “stimolare il senso civico da parte delle comunità, soprattutto di quelle particolarmente assoggettate a questo fenomeno.
Vogliamo fare capire alle persone che noi ci siamo, siamo a fianco a loro e vogliamo essere di sostegno.La polizia è chiamata a svolgere un ruolo importante con gli uomini e mezzi che possiede”. Sul ritorno in B del Catanzaro Calcio, il neo questore ha detto che “questa squadra ha trascorsi gloriosi, auguriamo ogni bene, l’attaccamento sano e non violento a questi colori è importante ed è un tratto identitario di questa comunità” (ANSA).