In data 16 settembre, presso la sede UIL FPl di Crotone, si è tenuto un incontro con i candidati a sindaco al comune di Crotone Enzo Voce , Danilo Arcuri e Andrea Correggia assente Manica nonostante invitato, per discutere della problematica inerente il trasferimento del poliambulatorio di C.so Mazzini nella nuova sede in Viale Nazioni Unite, che tanto sta facendo discutere e preoccupare non solo i cittadini crotonesi ma anche i medici specialisti nonché gli operatori sanitari che nella struttura operano da decenni.
L’incontro, oltre ai candidati a sindaco e agli operatori sanitari, ha visto la partecipazione del comitato di Cittadini di Farina e di associazioni che operano nell’ambito socio sanitario a sostegno dei più bisognosi.
Dopo ampia discussione, tutti si sono dimostrati concordi con la posizione degli operatori sanitari,e cioè la più netta contrarietà allo spostamentodei servizi medico specialistici, poichéciò creerebbe notevoli criticità legate al decentramento dell’unico presidio sanitario territoriale specialistico assolutamente legato alla sua centrale localizzazione,condizione questa indispensabile al fine di una più facile fruibilità ed accessibilitàdelle prestazioni.
Nella discussione si è evidenziata, peraltro, la totale inadeguatezza e i rischi nei nuovi locali di Via Nazioni Unite, peraltro già elencati nel DVR ( Documento Valutazione Rischi) redatto dalla stessa Azienda Sanitaria, dal quale si evince anche la mancanza del Piano di Emergenza e del CPI (Certificato Prevenzione Incendi). Ma il rischio maggiore è rappresentato, fuor di ogni dubbio, dal ristagno di acqua all’interno della recinzione dov’è allocata la struttura di via Nazioni Unite in occasione di forti piogge, essendo impedito il deflusso dell’acqua a causa dell’assenza di una rete per la sua raccolta. Circostanza, oggi, aggravata dall’eliminazione della maggior parte delle aiuole che erano presenti, prima che fossero, per la maggior parte, eliminate al fine di creare nuovi parcheggi che, comunque, saranno sempre insufficienti per la moltitudine di personale che opereranno in quella struttura. E per restare in tema di parcheggi, si sono chiesti dove parcheggeranno i circa duecento utenti che si rivolgono, quotidianamente, al Poliambulatorio specialistico? Ma davvero vogliamo credere che l’illogica decisione di creare quei pochi parcheggi su via Nazioni Unite possa essere sufficiente all’utenza che si recherà al Poliambulatorio? Questa iniziativa servirà semplicemente a peggiorare il transito veicolare in una zona già fortemente compromessa, particolarmente nell’imminente apertura della scuola, aggravata fra l’altro, in questo “periodo covid”, da una diminuzione nell’utilizzo dei mezzi pubblici e un relativo aumento di quelli privati. Condizione questa ben rappresentata dalla delegazione del comitato tufolo. Si rileva, ancora, che i tre candidati a sindaco, visto la loro peculiarità professionale tecnica, hanno ben rimarcato l’impossibilità di questo trasferimento conoscendo bene la particolarità del terreno, della mancanza di infrastrutture viabili e la necessità, invece, di un ragionamento sistemico che non può avvenire con la gestione commissariale sia del comune sia dell’ Azienda Sanitaria.
Gli operatori,responsabilmente, hanno, comunque, reiterato la loro proposta già rappresentata nei passati incontri avuti con il management aziendale e cioè che, saranno collaborativi nel periodo in cui verranno effettuati i lavori, come già è successo in precedenza per altri lavori, suggerendo lo spostamento degli ambulatori in modo alternativo nei tre piani di cui è dotata la struttura di corso messina. E’ evidente, però, che per fare ciò è fondamentale liberare le tante stanza che debbono ritornare ad essere patrimonio delle attività del Poliambulatorio medico specialistico.
Pertanto, s’invita l’azienda sanitaria a non intraprendere alcune decisioni differenti a quanto rappresentato, soprattutto nel mantenere il Poliambulatorio nella storica sede, al contrario, saremmo costretti a inasprire la vertenza.
Il Segretario Generale UIL FPL Crotone
Gaetano Papaleo