Sui manifesti che ne annunciano la scomparsa, la famiglia ricorda che Ferdinando Riccardi è stato prima di tutto un ‘Giornalista europeo’. Un “grande” giornalista europeo, e certamente uno dei primi, sottolinea il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker che ha voluto dedicargli una nota personale: “Ferdinando era un europeista convinto che, per più di mezzo secolo, ha saputo conciliare con rara efficacia il suo amore per l’Europa e il suo talento di scrittore”.
Nato a Torino il 21 novembre 1928, dopo un inizio come redattore sportivo si trasferisce per qualche tempo a Parigi, e poi nel 1958 a Bruxelles, perché l’Agence Europe, storico bollettino d’informazione europeo, gli chiede di aprire un ufficio nella capitale dell’Ue. Da allora, dedica tutta la sua vita all’analisi del progetto dei padri fondatori. E’ stato “testimone privilegiato della costruzione europea”, scriveva il quotidiano belga Le Soir qualche anno fa, in un’intervista-omaggio al “decano” della sala stampa di Bruxelles, accreditato presso le istituzioni europee fin dal primo giorno. Nel 1958, raccontava lui stesso, coprì la prima conferenza stampa in assoluto della Commissione Ue.
Il 22 settembre 2017, a 88 anni, la sua penna ha smesso di scrivere. Ma la sua “incrollabile fiducia nel progetto europeo” che gli riconosce Juncker, e la sua visione su oltre 50 anni di storia comune, mantengono viva la sua influenza.