Saranno pronti entro aprile i criteri di ricerca comuni che permetteranno ai Paesi di verificare se esiste una ‘doppia qualità’ degli alimenti all’interno della Ue. Lo ha annunciato la commissaria per la tutela dei consumatori Vera Jourova. E’ la risposta dell’Esecutivo Ue alle pressioni che dal 2016 arrivano da diversi paesi dell’Europa centro-orientale, secondo cui la qualità di alcuni prodotti (bevande analcoliche, caffè, bastoncini di pesce) disponibili nei loro mercati sarebbe più bassa rispetto a quella di prodotti della stessa marca venduti oltre frontiera.
Una tesi finora sostenuta sulla base di un numero limitato di studi realizzati con metodi diversi. Ecco perché gli esperti di sedici Stati, delle associazioni di categoria e del Centro comune di ricerca della commissione, stanno lavorando su una metodologia condivisa Ue per individuare e testare un paniere di prodotti in vendita in più paesi dell’Unione.
In maggio dovrebbero partire le analisi, con la partecipazione almeno dei 16 paesi coinvolti nella preparazione della metodologia, di cui l’Italia al momento non fa parte. I primi risultati sono attesi entro la fine dell’anno.