“Il report sulle dipendenze da alcol, presentato prima dell’estate, ha prospettato dati allarmanti – commenta Bianca Rende, vice presidente della commissione welfare e sanità, sul consumo dell’alcol nell’area urbana. Tra i consumatori più accaniti vi sono gli adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 17 anni.
È questa la fascia di età più difficile, quella del cambiamento e della prima difficile ricerca di autonomia. Poco ci si occupa degli adolescenti, che dovrebbero invece essere maggiormente al centro delle politiche pubbliche. Al fine di trovare soluzioni condivise e di proporre all’Amministrazione percorsi virtuosi e competenti da intraprendere per contrastare questo fenomeno, ho proposto alla Commissione presieduta dalla consigliera De Marco, che ringrazio per la sensibilità, la audizione della dott.ssa Maria Francesca Amendola, responsabile Asp Servizio Alcologia e componente Gruppo tecnico di consultazione dipendenze della Regione Calabria per le dipendenze, affinché ci illustri meglio nel dettaglio gli esiti della ricerca.
Preoccupa molte famiglie ciò che accade nei fine settimana affollati dell’area urbana, con ricoveri di minorenni in coma etilico o vittime di aggressioni di gruppo. L’indagine in questione sembrerebbe – continua Bianca Rende – fornire una parziale risposta sulle cause di questi episodi. Indigna soprattutto la facilità con la quale i ragazzi riescano a procurarsi alcolici. Ciò che trova conferma nell’indagine secondo la quale un giovane su due afferma di aver consumato bevande proibite in esercizi pubblici e uno su tre di averle acquistate in negozi o supermercati senza essere sottoposti ad alcun controllo. Questi dati sono allarmanti e noi come amministratori, come genitori, dobbiamo adottare dei provvedimenti di prevenzione e informazione. Rendere i ragazzi consapevoli dei rischi cui vanno incontro – conclude Bianca Rende – significherebbe aiutarli ad adottare stili di vita sani.”