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Anbi: riserve idriche al Nord sopra le medie, al Sud sotto

Redazione

Nel Nord Italia i grandi laghi sono tutti tornati sopra le medie stagionali, dopo la grande siccità del 2017. Nel Sud invece gli invasi rimangono ancora mezzi vuoti di acqua. Lo segnala in un comunicato l’Anbi, l’associazione nazionale dei Consorzi di bacino.
In Emilia Romagna c’è una disponibilità idrica tre volte superiore a quella dello scorso anno (17,43 milioni di metri cubi contro 5,32), segnala Anbi.
Diversa, seppur “a macchia di leopardo”, è la situazione nel Sud Italia, dove il dato più preoccupante arriva dalla Calabria: la disponibilità idrica è pari a 8,97 milioni di metri cubi, circa il 30% di quanto registrato un anno fa (22,30 milioni di metri cubi); nettamente in calo le riserve idriche anche in Puglia (240,79 milioni di metri cubi contro i 347,95 di 12 mesi fa) ed in Sicilia (357,51 milioni contro 434,16 nel 2017).
Il dato diventa eclatante, se si analizzano i quantitativi complessivi di riserva idrica nel Sud Italia: oggi ammontano a 1.227,47 milioni di metri cubi, ma erano 2.406,84 un anno fa, 2.484,34 nel 2016 e oltre il doppio (3.187,43) nel 2010.
“Questi dati – commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’ANBI – ribadiscono la variabilità assunta dalle precipitazioni, che stanno ora penalizzando il Sud Italia, dopo la siccità nelle regioni settentrionali dello scorso anno.
Questo conferma la necessità di avviare il Piano Nazionale degli Invasi, da noi proposto e di cui un primo, seppur piccolo stralcio (50 milioni di euro) è stato inserito nella Legge di Stabilità. Il futuro Governo, che speriamo si formi quanto prima, dovrà avviare concretamente i tanti progetti in itinere per migliorare l’assetto idraulico del Paese”.

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