“L’assistente familiare, figura professionale del futuro” è stato il tema di un convegno che si è tenuto a Sersale, comune in cui ha avuto un particolare successo il progetto di cura domiciliare denominato Home Care Premium, già selezionata nei mesi scorsi da importanti istituti di ricerca e formazione tra le 8 esperienze nazionali giudicate di eccellenza nel settore della cura a domicilio, anche grazie all’attiva collaborazione di amministrazione comunale, associazioni, operatori e famiglie.
L’incontro ha rappresentato l’occasione per approfondire i contenuti del libro “Una buona pratica di cura nel settore della non autosufficienza”, scritto dal responsabile del progetto, il dirigente sociologo Franco Caccia, per raccontare motivazioni, metodologie, protagonisti e risultati del progetto, cofinanziato dall’Inps, attuato nei comuni del distretto di Catanzaro.
Nel corso dell’evento, coordinato con efficacia dal presidente del consiglio comunale, Carmine Capellupo, si è dibattuto sui bisogni di cura, attuali e futuri, della popolazione calabrese e sulla necessità di potenziare dei servizi in grado di supportare le famiglie alle prese con la gestione della non autosufficienza. A tale scopo, sulla base dei riscontri ottenuti con il progetto in corso, il sociologo Franco Caccia ha illustrato i contenuti di una proposta di legge per consentire di dotare il territorio della regione di un micro sistema di servizi per la non autosufficienza di cui le famiglie calabresi avvertono una forte necessità. Punti centrali dell’articolato proposto dal dott. Caccia sono l’istituzione del profilo e del percorso formativo dell’assistente familiare, l’attivazione di sportelli per l’intermediazione con le famiglie e la costituzione di registri intercomunali contenenti l’elenco degli assistenti familiari certificati.
Prosegue, dunque, il percorso generativo dell’esperienza realizzata dall’ASP di Catanzaro con il progetto Home Care Premium, nella consapevolezza che l’assistenza a domicilio rivolta ad anziani e a persone non autosufficienti rappresenti un importante volano di sviluppo locale.
All’incontro hanno fornito il loro contributo il sindaco di Sersale, Salvatore Torchia , amministratore che fin dall’inizio ha sposato la bontà del progetto e l’assessore comunale Angela De Fazio. Gli approfondimenti tecnici sono stati a cura del dr. Francesco La Russa , dirigente medico dell’Asp di Catanzaro e del sociologo della coop Multiservizi Marco Pavone. Dopo la relazione tecnica del dirigente sociologo dell’ASP di Cz, Franco Caccia è intervenuto il vice presidente della Commissione sanità e politiche sociali del consiglio regionale, on. le Baldo Esposito il quale , pur non nascondendo le difficoltà insite nel percorso di approvazione di una legge, ha assunto l’impegno a portare avanti, anche con il coinvolgimento di altri consiglieri regionali, la proposta presentata nel corso del convegno. Secondo Esposito è necessario in Calabria potenziare il settore della domiciliarietà che non si è esaurisce nelle prestazioni a domicilio ma che necessita proprio di una rete di servizi di prossimità per aiutare le famiglie. All’incontro era presente un folto pubblico costituito da assistenti familiari, impegnate nel progetto dell’azienda sanitaria, operatori del privato sociale, amministratori comunali e volontari delle associazioni del circondario. L’evento ha confermato come da una moderna idea di costruzione e tutela della salute sia possibile ottenere concrete ricadute nel campo dell’occupazione e riaccendere nelle comunità la luce della solidarietà e del lavoro comune per il benessere delle popolazioni.
Asp Catanzaro: Il sociologo Franco Caccia sollecita l’approvazione di un disegno di legge regionale per la creazione di servizi di prossimità per le famiglie
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