Bagnara si prepara ad accogliere un centro per le donne vittime di violenza. Grazie all’impegno e alla determinazione dell’assessore Silvana Ruggiero, infatti, l’amministrazione Frosina ha approvato con delibera 146 del 26 ottobre 2018, nell’ambito del PON “Legalità 2014/2020”, l’avviso pubblico con procedura valutativa a sportello per l’individuazione di interventi di recupero e rifunzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata in Regione Calabria. Perseguendo nella convinzione che, nonostante l’esiguità delle casse comunali, è necessario sfruttare ogni opportunità per dare risposte e risorse al territorio. Grazie all’intuito della Ruggiero è stato stabilito che la proposta progettuale avanzata dal Comune di Bagnara sarà rivolta a trasformare l’immobile confiscato sito in Località Pomarelli – Pellegrina, in centro per donne vittime di violenza. L’amministrazione Frosina ha approvato, dunque, il progetto di fattibilità tecnica ed economica denominato “Centro per donne vittime di violenza”, dell’importo complessivo di € 990.000,00, predisposto dall’Ufficio Tecnico Comunale con il supporto tecnico del “Patto territoriale dello Stretto S.p.A.”.
«Un tassello verso la realizzazione di un grande progetto che darà a Bagnara la possibilità di occuparsi di una fascia particolarmente debole – ha dichiarato l’assessore Ruggiero – Da sempre, il mio impegno nelle politiche sociali e nelle pari opportunità è stato volto a dare risposte concrete, aiuti e sostegno a chi vive situazioni al limite dalle quali spesso è difficile uscire. In questo caso dono doppiamente felice di poter accostare questo progetto alla legalità, restituire un bene confiscato alla città che si dimostra pronta ad aiutare tante donne in difficoltà è un segno di grande civiltà che segna per Bagnara un punto di riscatto sociale e morale. Attendiamo con ansia l’approvazione del progetto nella consapevolezza che sono stati compiuti tutti gli step necessari per usufruire di un’opportunità economica importante. Credo fortemente in questo progetto e mi auguro che, una volta ottenuto l’ok, progettazioni come queste, oltre ad avere un’utilità sociale, restituiscono a Bagnara il giusto riconoscimento di un paese fondato sulla legalità, umanità e solidarietà».