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Candido e Ruffa (Radicali): “Ferragosto in carcere come ci ha insegnato Pannella”

Redazione

Giuseppe Candido e Rocco Ruffa, segretario e tesoriere dell’associazione radicale nonviolenta Abolire la miseria – 19 maggio, hanno deciso di passare il Ferragosto in carcere. Il 15 agosto faranno infatti una visita nel carcere di Cosenza e sarà “l’occasione per annunciare che, dal prossimo 16 agosto, il partito radicale nonviolentoinizierà un satyagraha per chiedere al Governo di emanare entro l’estate i decreti attuativi del disegno di legge di riforma dell’ordinamento penitenziario per l’effettività rieducativa della pena secondo quando previsto dalla Costituzione. Per noi sarà occasione di annunciare ripresa della lotta per il garante regionale dei diritti dei detenuti la cui legge istitutiva giace in consiglio regionale da due anni”.

La visita a Cosenza servirà inoltre per “far istituire il garante regionale dei diritti dei detenuti, hanno condotto per oltre quattro mesi uno sciopero della fame a staffetta volto a chiedere – al Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto e al Consiglio regionale tutto, – di discutere la proposta di legge (PdL 34/10^) del 2015, che se approvata istituirebbe il Garante dei diritti delle persone private della libertà.

“Come sempre la visita avrà lo scopo di verificare le condizioni di detenzione, affinché – assieme alla giusta (e non sempre) privazione della libertà – non vi siano altri diritti negati. A cominciare dal diritto alla salute, all’accesso alle cure mediche e a una vita in condizioni igieniche dignitose. Soprattutto in una regione priva ancora del Garante regionale dei diritti delle persone private della libertà (dove manca la legge istitutiva che era stata promessa per prima dell’estate), le visite dei radicali, continuano a supplire l’assenza di un’autorità come il Garante, consentono di verificare le condizioni di detenzione e instaurare un dialogo con i detenuti denunciando le tantissime violazioni dei diritti umani”.

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